La Stampa

“Bisogna riordinare il vino europeo”. Lamberto Gancia: più chiarezza in difesa della qualità ... Alla presidenza del Comitato europeo delle imprese vitivinicole (Comité européen des entreprises vins), che raggruppa 20 organizzazioni nazionali industriali e commerciali del settore vini e liquori, sta per arrivare un italiano: Lamberto Vallarino Gancia è infatti il candidato unico per questa prestigiosa carica. Una nuova affermazione della nostra autorevolezza internazionale dopo le nomine di Fedrico Castellucci a direttore dell’Oiv e di Giuseppe Martelli alla guida dell’organizzazione mondiale degli enologi ... Quali sono i problemi maggiori che si aspetta di dover affrontare?
“Senz’altro il problema più grosso è quello della nuova Ocm vino. Bisogna difendere i punti di forza dell’Europa. L’allargamento Ue ai nuovi Stati offrirà la possibilità di nuova materia prima a quotazioni competitive, il che potrà portare benefici sui prezzi, ma non bisogna dimenticare la qualità”. La sua linea in proposito? “Difendere e premiare le denominazioni europe. Inoltre si ha più forza per preservare i nostri grandi nomi, soprattutto negli Usa, nostro primo mercato, dove si incontrano barriere, alzate dalle lobby di produttori locali, che hanno problemi di sovrapproduzione, perché hanno esagerato con gli impianti, non calcolando forse appieno l’impatto concorrenziale dei Paesi terzi” ... Come bisogna muoversi sul fronte prezzi? “Certamente è un aspetto al quale bisogna dedicare molta attenzione, visto che la “forbice” è veramente molto ampia: come fascia base si va dal contenitore in cartone da 3 euro alle bottiglie sino a 5 euro, queste ultime sono le più vendute se c’è una buona tipologia abbinata ad un buon rapporto qualità-prezzo. Dai 5 ai 50 euro ci si rivolge ad un pubblico decisamente più esperto. Oltre i 50 euro, infine, il mercato diventa davvero stretto e molti produttori di questa fascia al top delle quotazioni hanno cominciato a limitare i listini”. (arretrato de "La Stanpa" del 19 ottobre 2003)