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La Stampa

Salone del Vino: il made in Italy a confronto ... La nuova sfida sarà l’apertura un’intera giornata al grande pubblico, all’esercito degli enoappassionati ormai, a tutti gli effetti, un nuovo “canale distributivo” delle bottiglie di qualità. Il Salone del Vino di Torino si prepara al debutto della terza edizione con la strategia di creare sempre più cultura nel mondo enologico e l’attenzione è per i mercati dell’Est europeo e Scandinavi, nuove frontiere del vino made in Italy. I numeri del Salone (dal 16 al 19 novembre, al Lingotto Fiere) confermano la dimensione di prestigio e punto di riferimento per tutto il mercato: 1207 produttori, 5 mila etichette di 52 mila metri quadrati e 43 buyers di dieci paesi con un potere d’acquisto pari al 14% dell’import italiano. Il Wine Show, in programma nella giornata inaugurale di domenica, prevede l’apertura al pubblico dalle 10 alle 18 (biglietto 25 euro) e sarà l’occasione per confermare i nuovi trand e le nuove tendenze dell’enoappassionato (in Italia sono 6,5 milioni). Oltre 900 gli eventi, fra degustazioni a dibattiti, convegni e presentazione di guide e verrà presentata una ricerca sui gusti dei consumatori. Un’occasione per misurare il reale appeal della produzione italiana. Le adesioni sono salite del 23 per cento tra i produttori del Sud e del 20% tra quelli dell’Italia centrale. Significativa la presenza di Piemonte e Toscana, ai vertici dell’eccellenza enologica mondiale ...

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