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La Stampa

“Troppe facilitazioni ai vini Usa”. Confagricoltura: Bruxelles debole con Washington. Sulle bottiglie il nome del luogo d’origine anche se contengono solo il 75% di uve del territorio ... “Siamo per la competizione ad armi pari, con un confronto sulla qualità. Invece le nuove facilitazioni e le ulteriori proroghe per i vini importati dagli Usa e dall’Australia creano gravi problemi per il mercato italiano ed europeo”. E’ preoccupato il presidente di Confagricoltura, Augusto Bocchini, per le ulteriori agevolazioni all’import di etichette da Oltreoceano, in un momento di particolare situazione, visto il contesto internazionale e il super euro. “La situazione diventa pesante - aggiunge - c’è un netto sbilanciamento. Mentre per l’Italia e il vecchio continente diventa sempre più difficile esportare, per gli Stati Uniti e l’Australia vengono confermate queste semplificazioni per gli scambi. E’ evidente la forte penalizzazione. Chiediamo che vengano ristrette le facilitazioni e si intervenga sempre più in direzione della qualità. E qui si inserisce il discorso legato alle pratiche enologiche. Il vino italiano nasce nella vigna e ha una storia, una tradizione e una cultura precisa. Ogni proroga di facilitazioni al commercio deve essere seguita in modo preciso e si deve intervenire a tutti i livelli. Il motivo del contendere fra Unione europea e Stati Uniti è il negoziato sui prodotti vitivinicoli. Non è stata raggiunta un’intesa fra le parti, protesta Confagricoltura … (arretrato de "La Stampa" del 25 gennaio 2004)

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