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La Stampa

Cresce la passione per i vitigni del territorio. Gli autoctoni protagonisti al prossimo Salone del Vino di Torino. Superate le 10.000 presenze al festival mondiale del Moscato ... Il vino sempre più protagonista, tanto nelle sue nicchie più raffinate, tanto nelle rassegne che segnano il calendario come appuntamenti nodali del mercato. Un esempio di questi due tipi di eventi viene da Torino, dove ieri sera si è conclusa la tre giorni del “Moscato Wine Festival”, e dove è appena stata presentata l’edizione 2004 del “Salone del Vino”, che si svolgerà il prossimo novembre.

Al festival mondiale del moscato, organizzato dall’associazione nazionale di enoturisti e consumatori “Go Wine” (oltre 10.000 visitatori in tre giorni). C’erano in degustazione oltre 250 vini, dai moscati italiani dal Trentino a Pantelleria a quelli di Portogallo, Spagna, Francia, Austria, Slovenia, Croazia, Grecia e Ungheria, fino all’Australia e alla California. Il Moscato è uno dei casi in cui il vitigno autoctono viene esaltato e valorizzato al massimo. Il Piemonte è la regione principe per questo vino, con il famosissimo Moscato d’Asti, mentre il Trentino è protagonista il Moscato Giallo, mentre in Alto Adige è prevalente quello Rosa. In Veneto le maggiori produzioni sono sui Colli Euganei, in Toscana è presente con il Moscatello di Montalcino e sull’Isola d’Elba. Produzioni di nicchia s’incontrano in Friuli e nel Piacentino, nelle Marche, in Umbria e nel Lazio nella zona di Terracina. Più a sud il Moscato è presente nella provincia di Chieti, a Campomarino in Molise, nel Salernitano, nel Vulture e nel Casentino. La Puglia ospita una delle denominazioni storicamente più importanti, il Moscato di Trani. La Sicilia rappresenta la regione di maggiore diffusione, dopo il Piemonte, con diverse denominazioni (Moscato di Noto, di Siracusa, di Pantelleria), così come in Sardegna.
La difesa dei vitigni autoctoni, al di là del Moscato è di fondamentale importanza per un paese di antica tradizione enologica come l’Italia. La Regione Piemonte, come ricorda l’assessore all’agricoltura, Ugo Cavallera, si pone all’avanguardia in questo processo virtuoso, come dimostrano le sue 8 docg e le 46 doc originate.

Proprio per questo la Regione Piemonte, in collaborazione con il Lingotto Fiere, si fa promotrice di una importante iniziativa; il Forum nazionale sui vitigni autoctoni, che si terrà nel prossimo Salone del Vino. “Nella prossima edizione si prevede di superare - come afferma l’amministratore delegato di Lingotto Fiere, Umberto Benezzoli – il record dell’anno scorso, quando sono stati registrati oltre 42 mila visitatori, che erano già il 13% in più rispetto al 2002. E il Salone del Vino, da quest’anno si sdoppia per debuttare con il “Wine Show”, il 27 e 28 novembre, sulla piazza sicuramente più rilevante dal punto di vista dei consumi e della propensione e capacità d’acquisto d’Italia: quella di Roma. Così, dopo l’appuntamento torinese dal 14 al 17 novembre, il Salone del vino si trasferirà a Roma per una due giorni al cui centro ci sarà quel “Wine show”, dedicato a consumatori ed enopassionati che, nel 2003, era stato sperimentato nel capoluogo subalpino.

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