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La Stampa

I ragazzacci di “Decanter” (Radio 2) interpretano il linguaggio barocco degli intenditori presunti o reali: “Sì, ma per favore: parliamo come beviamo …” La campagna pubblicitaria la dice lunga sull’arrivo di questo Salone del Vino a Milano, città “glamoursfahions”: sul cartellone c’è una signora elegante che come borsa griffata utilizza una bottiglia di rosso! Beh, il collegamento non ci pare per niente sbagliato, viso che le componenti più importanti del nostro export sono appunto moda, design e vino. Ma c’è davvero la necessità di portare il vino nella capitale del business italiano? Perché no! Come dicono molti medici, un sano bicchiere di nettare di Bacco fa sempre bene, quindi, potrebbe far bene anche agli affari della city meneghina. Ma la città lo sa? Poco o niente!

Abbiamo provato ad intervistare alcuni passanti e molti dichiarano ignari, mentre altri, alla domanda “cosa succede a Milano dal 14 al 17 giugno?” confondono ancora MiSex con MiWine. Non ci siamo dati per vinti e dopo una ventina di domande a vuoto, ecco il polpaccio: un ennesimo wine bar appena aperto frequentato da nuovi yuppies (a Milano, non si sono mai estinti) la sommelier era finalmente a conoscenza dell’evento e ci ha addirittura confidato che, secondo lei, presto il MiWine, diventerà la più importante fiera del settore. Beh, forse voleva tirare su un po’ l’acqua, pardon, il vino al suo mulino …

In ogni modo noi di Decanter, l’Enoteca dell’Etere di Radio2, abbiamo parlato dell’’evento più volte. Da domani, quindi, i visitatori potranno avvicinarsi ad un ottimo Barolo o ad un emergente Morellino di Scansano “avvicinando” .. ma cosa vuol dire? E per “barricato” si intende protetto da fortificazioni? E “complesso”? E “strutturato”? … Eccoci, ci siamo, anche noi catturati dal vortice antico del linguaggio del vino. Molti, pur non conoscendone il significato, usano questi termini perché questo “parlar barocco” rende forse più affascinanti, colti e nobili. Ad una cena all’Ibiza, durante l’aperitivo al Diana o nel preshow al Just Cavalli proferire termini come “allappante” o lanciarsi in valutazioni tipo “sapore polposo di banana struggente” richiama l’attenzione e crea stupore fra gli amici commensali. Ma sarà vera gloria? A Milano funziona così: è come ricevere un biglietto da visita con scritto “store manager” … e parlare con in commesso di supermercato!”.

Sarà molto curioso vedere la città della “Madunina» annaffiata dal vino. Forse i fiumi di questo magico nettare riusciranno a “sbrinare” un po’ i milanesi, sempre molto indaffarati e persi nel lavoro. Noi, speriamo dunque, con tutto il cuore di vedere molti managers di Piazza affari nell’atto liberatorio di afferrare del buon salame “fingerfood” (la presa dell’affettato con le mani), abbonandolo magari a un sincero Chianti. In ogni modo MiWine, ne siamo sicuri, sarà un successo biennale! Ma perché poi? Il vino non si fa ogni anno?.

Nicola Prudente (in arte meglio noto come l'Inutile Tinto) e Fede Quaranta, ideatori di "Decanter", trasmissione di "Radio 2 Rai".

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