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La Stampa

Vino, la promozione parte dalla cantina… L’Ice punta su nuove campagna internazionali. Road-show di produttori a Mosca con Vinitaly. Il mondo del vino accellera sulla promozione, ma si interroga su quali siano i nuovi percorsi da proporre, nel linguaggio di comunicazione unito a quello, più diretto, di rapporto prezzo-qualità a cui affidare la ripresa di mercato, ormai avviate, seppur ancora da consolidare.
L’Istituto per il commercio estero (l’Ice), in vista di un Vinexpo di Bordeaux al quale non parteciperà per quelle che ci limitiamo a definire “incomprensioni” con gli organizzazioni della grande manifestazione francese, ha deciso di attingere nuove idee da una commissione per la comunicazione e la promozione della nostra eccellenza vinicola composta da giornalisti (oltre a chi scrive ne fanno parte Pino Kail, Paolo Massobrio, Paolo Marchi, Nicola Dante Basile, Enzo Vizzari). Nel piano operativo giocherà un ruolo considerevole il marchio “Vinitaly” di Veronafiere, che, esportato in tutto il mondo, attraverso “roadshow” e manifestazioni di grande impatto, sta trasferendo all’estero il carisma della maggiore rassegna europea dedicata al vino. Un esempio è quello che si è appena concluso sulla importantissima piazza di Mosca, con “Vinitaly Russia”, a cui hanno partecipato oltre 100 aziende, tra cui Antinori, Gaja, Lageder, Folonari, Biondi Santi, Jermann, Umani Ronchi, Mastroberardino, Masi, Chiarlo, Pio Cesare, tasca d’Almerita, i consorzi del Brunello di Montalcino, del Chianti Classico, del Friuli Grave e del Rosso Canosa, Villa Sandi, Carpene Malvolti, Pasqua, Fabiano, Masciarelli, il Gruppo Italiano Vini. Oltre alla Federdoc, il cui presidente, Riccardo Ricci Curbastro, ha presentato un interessante studio sulla tracciabilità.
E oggi, a proposito di promozione, si svolge una delle più riuscite manifestazioni di “incontri ravvicinati” tra produttori e consumatori: la tredicesima edizione di “Cantine aperte”. Per parlarne cominciamo dal Piemonte, proiettandoci oltre la data del giorno, con un evento che riunisce in un colpo solo alcune delle migliori griffe del made in Italy enologico il 29 e 30 maggio a Canelli, nella cantina Coppo, che ospita numerose “guest star”: la siciliana Planeta, norme ormai consolidato dell’universo enologico siciliano, presenta due suoi vini in abbinamento al formaggio Ragusano (presidio Slow Food), mentre Bellavista, tra le più note firme delle bollicine d’autore italiane, si gemella con lo storione Bianco di Calvisano di Agroittica. Ci saranno poi Castello di Ama, Falesco, Feudi di San Gregorio e San Patrignano.
Proprio oggi, invece, a Nizza Monferrato da Bersano, storica azienda piemontese, si potrà visitare uno dei Musei contadini più ricchi d’Italia e, perché no, fare un giro tra i vigneti con splendide Rolls Royce d’epoca a disposizione dei visitatori.
In Veneto, invece, a Gambellara (provincia di Vicenza), da Zonin ci saranno musica, canti e ritmi tradizionali e, con le visite, da non perdere le degustazioni con Franco Giacosa, enologo dell’azienda tra i più importanti a livello nazionale. Questo mentre in Umbria, a Montefalco, la cantina Arnaldo Caprai propone la ormai celebre “Mangialonga”, percorso a metà tra trekking e degustazione lungo 4 chilometri, con quattro soste ricche di musica, vino e assaggi tipici, allietate da diversi gruppo musicali per un circuito di puro divertimento.
Questo mentre a Torino, nell’elegantissima Piazza Carignano, tra il palazzo che ospitò il primo Parlamento italiano e il ristorante del “Cambio”, uno dei locali storici più celebri d’Italia, si è chiusa ieri la quinta edizione di “Moscato wine festival”, una raffinata rassegna organizzata dal movimento “Go Wine”. Oltre 6000 persone in tre sere hanno potuto degustare ben 260 tipi di Moscato, provenienti da tutto il mondo, a dimostrare l’internazionalità di questo vino e che in fatto di promozione le strade nuove da aprire sono ancora tante.

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