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La Stampa

Tutti i vini d’Italia si bevono a Torino… Potrà anche sembrare campanilismo, ma le classifiche parlano chiaro, e sia quella dei “Tre Bicchieri” assegnati da Gambero Rosso e Slow Food, sia quella della “Guida Vini d’Italia 2006” danno il Piemonte di parecchie lunghezze davanti alla Toscana, sua eterna rivale nella corsa alla leadership dell’eccellenza nazionale del vino d’Italia (per la Guida dell’Espresso la partita si conclude addirittura con un secco 48 a 24). Un successo sicuramente propiziatori, per la quinta edizione del “Salone del Vino” che si svolgerà a Torino da gioverei a domenica prossimi (27-30 ottobre) sotto la regia di Alfredo Cazzola. Competizione positiva e sicuramente con grande fair play quella tra le due regioni italiane, che hanno un posto di assoluto rilievo nell’Olimpo dell’enologia mondiale, perché le sfide fanno bene alla qualità. E una sfida grossa i nostri produttori la stano vincendo, come dimostra l’analisi fatta dall’Osservatorio del Salone: “Continua l’andamento moderatamente favorevole del settore che, nei primi 9 mesi del 2005, si è consolidato. Il punto di crisi massima toccato nel 2003 è alle spalle e ora le cantine possono attrezzarsi per un effettivo rilancio”. Che bel suono ha la parola “rilancio”!. Tantopiù pronunciata in occasione di una rassegna che è stata tra i primi sostenitori della linea, rivelatasi vincente, di scommettere a fondo sulla rivalutazione dei vitigni autoctoni. Quello di quest’anno sarà più marcatamente un salone a doppio binario, con spazi di tempo equilibratamente divisi tra addetti ai lavori e grande pubblico degli enoappassionati. Al centro delle prime due giornate infatti ci sarà la parte tecnica e convegnistica, mentre il week end sarà dedicato a chi vuol fare shopping in fiera: il prezzo di 10 euro del biglietto d’ingresso comprenderà un “bonus” del valore di 5 euro per acquistare le bottiglie preferite. Una soluzione scelta dagli organizzatori nella convinzione che il contatto con il pubblico sia una leva indispensabile di marketing per le aziende di qualità, ance in vista della nuova calendarizzazione della rassegna, la cui prossima edizione sarà nel 2007. E agli enoappassionati il Salone del Vino offre tante opportunità di partecipare ad appuntamenti e degustazioni (che spaziano dai Nebbioli d’autore alla Falangina, bianco principe della Campania, dai Rossi del Sud, in particolare della Sicilia e della Puglia, al Collio friulano, passando per la grandi produzioni toscane dal Brunello al Chianti). Ma su tutto spicca la premiazione dei vini da “Tre bicchieri”, e la proclamazione della Cantina dell’Anno: la Caprai di Montefalco, azienda che ha lanciato il Sagrantino nel mondo, e che ora, per prima in Italia, ha adottato “SmartCorq”, il tappo grazie al quale si potrà “dialogare” con la bottiglia anche via telefonino ed avere una vasta serie di informazioni sul vino che contiene. Tutto questo per mezzo di un “transponder”, una porzione di silicio della dimensione di una capocchia di spillo, inglobato all’interno di un tappo di materiale sintetico. Assieme a quello del vino al Lingotto si sentirà il profumo di pasticceria, data la concomitanza con “Dolc’è”, il Salone dell’arte dolciaria che propone ai visitatori un supplemento di peccati di gola. Ma anche la moda dei calendari sarà rispettata: a pensarci sarà l’associazione “Donna Sommelier Europa”, che presenterà Giochi Divini 2006, lo zodiaco del vino. Per la parte dedicata alla cultura invece lo scrittore Nico Orengo presenterà il suo nuovo romanzo “Di viole e liquirizia”, verranno svelati bellezze e misteri delle “Cattedrali sotterranee di Canelli, patrimonio dell’umanità”, e sarà di scena il premio letterario “Bere il Territorio”, promosso da Go Wine (arretrato del 25 ottobre 2005).


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