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La Stampa

I vignaioli passano alla vendita diretta... Le difficoltà in cui si muove il
mercato del vino inducono i
produttori a intraprendere
iniziative per agevolare i consumatori.
Una di queste è
partita martedì scorso a Torino,
dove: l’apertura dell’Enoteca
«Millevigne». Il progetto
impegna la «Vignaioli Piemontesi
» da quasi due anni: «La
novità – spiega il direttore,
Gianluigi Biestro - consiste
soprattutto in due fattori: i
punti di vendita sono di pertinenza
dei produttori e i vini
commercializzati appartengono
ad aziende agricole che
non sempre percorrono i circuiti
di mercati ispirati alle
guide o alle comunicazioni di
immagine, ma che dispongono
di un ottimo livello qualitativo
e prezzi finali di particolare
equilibrio».
Il progetto non è limitato al
solo territorio piemontese, visto
che accanto alla «Vignaioli
Piemontesi», si stanno muovendo
altre quattro organizzazioni:
l’Associazione produttori
vitivinicoli toscani (Siena),
la Vinea Produttori vitivinicoli
di Affida (Ascoli Piceno),
l’Associazione produttori Valcalepio
di San Paolo d’Argon
(Bergamo) e l’Associazione
produttori Valtellina (Sondrio).
Tutti coordinati nella
loro azione comune da Unavini
(Unione nazionale tra organizzazioni
di produttori vitivinicoli).
Il ruolo di ogni associazione
regionale è quello di
guidare e gestire la realizzazione
della nuova organizzazione
di mercato, con gli opportuni
adeguamenti, ispirati
ai caratteri e alle esigenze
della propria realtà produttiva,
nell’ambito di un’impostazione
generale dettata da Unavini,
titolare del marchio «Millevigne
».
La nuova organizzazione di
mercato si svilupperà su due
piani: quello regionale, con
una struttura di enoteca dotata
di magazzino-deposito, capace
di selezionare e proporre
ai consumatori finali i vini di
qualità delle aziende viticole
aderenti all’Associazione stessa.
Accanto ai vini vengono
proposti prodotti agroalimentari,
tipici prodotti gastronomici
del territorio, strumenti
complementari al consumo
(calici, caraffe, cavatappi,
ecc.) emateriali di informazione,
come libri e audiovisivi.
Sul piano locale vengono invece
creati alcuni punti periferici
utilizzando la collaborazione
e partnership di iniziative
imprenditoriali private, affidabili
ed animate da una progettualità
conforme alle linee
del progetto.
«Per quanto riguarda il Piemonte
– specifica Biestro - la
“Vignaioli Piemontesi” ha sviluppato
il primo tratto del
percorso, potenziando come
struttura centrale l’enotecamagazzino
attivata fin dagli
Anni 90 nella sede di Castagnito,
in provincia di Cuneo, e
stimolando l’apertura di una
prima struttura periferica a
Torino. Il consumatore che
frequenterà l’enoteca «Millevigne
» potrà contare per la
prima volta su numerosi vantaggi,
come la struttura distributiva
che elimina vari passaggi
nella filiera distributiva
e perciò ne riduce i costi.
Inoltre c’è la grande varietà di
vini proposti dall’enoteca,
molti dei quali hanno un ottimo
rapporto qualità-prezzo.
Basti dire che, tra le 400
etichette presenti, 150 costano
meno di 8 euro la bottiglia (arretrato del 30 ottobre 2005).

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