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La Stampa

Petrolchimica, ortofrutta e buoni vini … Nata all’ombra degli impianti di Augusta, l’azienda oggi è una piccola multinazionale da 142 milioni di euro di fatturato con 1500 dipendenti. Ma la vera passione dei due soci è legata alla loro terra. Un’avventura iniziata a Siracusa nel 1979, con i primi appalti nell’area industriale del petrolchimico di Augusta. L’Irem oggi è un’importante realtà nel settore dell’impiantistica industriale e dell’energia, con 1500 dipendenti e 142 milioni di fatturato realizzato in giro per il mondo. Ad Augusta dispone di un’area di circa 160 mila metri quadrati per la prefabbricazione di strutture off shore, tubazioni, terminal e serbatoi. Ma nel corso degli anni i due fondatori, Nello Messina e Mario Saraceno, hanno piantato solide radici anche in altri Paesi Europei, espandendosi poi in Africa, Asia e in gran parte dell’America Latina ... “L’esperienza acquisita nell’attività industriale è stata determinante per la scelta di un investimento in un settore difficile come l’agricoltura” spiega. I patron della Irem, però non si accontentano. E così è partita una nuova sfida: un’azienda vitivinicola con il lancio del marchio Torre Marabino, che si regge sui 30 ettari di vigneti nella zona del doc Eloro, nei pressi di Pachino. “Avremo una cantina tutta nostra proprio al centro dei vigneti, in una zona panoramica e fresca, con una potenzialità di 500 mila bottiglie. Produciamo già quattro etichette di alta qualità (di alta gamma sono Archimede, un Nero d’Avola in purezza, e il Don Paolo, un matrimonio riuscito tra il Nero d’Avola e lo Syrah) a cui si aggiungeranno il Moscato di Noto, uno Chardonnay in purezza e la grappa Nero d’Avola”. Come per tutto il gruppo Irem, l’obiettivo è la conquista dei mercati esteri. Una mission che per Messina e Saraceno non cambia mai.

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