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La Stampa

Scoperta la macchina che invecchia il vino. Allarme tra i produttori ... Automobile e vino presto potranno andare più d’accordo. All’Università di Pisaunatask-force guidata dal professor Amedeo Alpi, docente di fisiologia vegetale, e dal professor Aldo Pinchera, endocrinologo, con la consulenza del celebre enologo Giacomo Tachis, sta mettendo a punto uno studio che definirà scientificamente la quantità di vino che ognuno di noi può bere senza effetti negativi sulla salute o sulla lucidità. E non è un risultato da poco, visto che sull'argomento specifico non esiste nessun studio definitivo.
Lo studio si svolge su un campione di circa 1000 persone che sarà sottoposto ad una somministrazione di vino durante i pasti, monitorata e controllata, come accade per la sperimentazione dei farmaci, tenendo naturalmente conto della diversità di sesso, regime alimentare e stile di vita. Alla fine sarà tra l’altro possibile indicare, in rapporto al peso corporeo, quanti bicchieri di vino sono sopportabili da ogni individuo: certo le indicazioni non varrannocomecontestazione all’etilometro della Polstrada, ma potranno darci indicazioni valide per non mettere a rischio la patente.
Anche di questo si parlerà al Vinitaly di Verona, che giovedì inaugura la sua quarantesima edizione e che si prepara, ancora una volta a stupire operatori ed appassionati con tutto quello che il mondo del vino può offrire in fatto di novità e tradizione unite sotto il segno della qualità.
Ma, ancora una volta il problema è questo, perché nel mercato globale esiste una zona d’ombra, una specie di Far West del vino, dove l’unica legge che conta - per vendere e far soldi - è quella del più furbo. E a questi avventurieri della cantina un robusto aiuto viene proprio dalla ricerca tecnico-scientifica, ormai in grado di intervenire sul vino con trasformazioni degne di Frankenstein. Così dal Giappone, come riferisce Winenews, arriva l'annuncio del perfezionamento di un macchinario che, grazie ad una piccola scarica elettrica, può in pochi secondi trasformare una bottiglia di Novello inun«perfetto» vino invecchiato.
La società nipponica detentrice del brevetto starebbe stringendo collaborazioni con aziende vitivinicole in California e nello Stato di Washington e spera di iniziare a vendere su Internet entro l’anno le bottiglie (prezzo 5 dollari circa) ottenute con questo trattamento. Intanto nell’arsenale delle «macchine infernali» si stanno diffondendo le apparecchiaturead osmosi inversa, originariamente sviluppate per la filtrazione del sangue nella dialisi, che, lavorando ad alta pressione, fanno passare il vino attraverso membrane in grado, selettivamente, di bloccare vari componenti, dall’acqua ai polifenoli.
Con queste macchine diventa possibile mutare completamente la composizione di qualsiasi vino, cosìcomeper rendere rapida la stabilizzazione dei vini nel mondo dell’enologia «no problem» arrivano altre macchine, che funzionano per elettrodialisi, intervenendo cioè direttamente sulle cariche positive o negative che costituiscono i legami chimici delle sostanze di cui si componeil vino.
Per fortuna lo studio del genoma della vite va avanti e presto potremo disporre dell'intera mappa del suo Dna, la cui analisi ci metterà in grado di stabilire con precisione se in un vino ci sono davvero le uve dei vitigni indicati nel disciplinare, oppure se è siamo di fronte a una taroccatura. Ma, se da una parte potremo disporre della carta d’identità genetica di un vino dall’altra potrebbe anche nascere la tentazione di costruire una «supervite», con geni provenienti da altre specie, capace di resistere alle malattie e capace di sviluppare aromi particolari. Per ora questa può sembrare fantascienza, è invece realtà quel che succede regolarmentenei Paesi del cosiddettoNuovo Mondo enologico, dove, in Australia piuttosto che in Cile, è pratica consentita l'aggiunta di aromi sintetici al vino.

La pornostar: 70 dollari l'una. I prodotti di Savanna conl’etichetta osé ... Savanna Samson, famosa pornostar si è dedicata alla produzione di vino, bottiglie che fino a qualche tempo fa erano snobbate e che invece si sono classificate al novantesimo posto nella classifica dei migliori vini redatta da uno dei più famosi e esperti enologi del mondo, Robert Parker. Il vino è stato chiamato «Sogno I» e sull’etichetta di ogni bottiglia c’è una foto artistica di Savanna come mamma l’ha fatta. Il prezzo si aggira intorno ai 70 dollari a bottiglia. Più volte Savanna ha difeso la scelta di coniugare vino e pornografia. «Non volevo fare trucchi, il mio intento era solo quello di produrre un buon vino» ha spiegato. Il vino è il frutto della collaborazione di Savanna e uno dei più importanti enologi italiani, Roberto Cipresso, noto per aver prodotto vini come Ateo o La Quadratura del Cerchio e per aver lavorato per Giovanni Paolo II e aver prodotto vino per il Vaticano.

Dalle vigne sequestrate ai boss. Ecco le bottiglie di Centopassi. Novità anche con etichette anti-falsari ... C’è il vino antimafia, e quello contro la pirateria tra le novità presentate a Verona. Il primo si chiama Centopassi, è un Nero d'Avola prodotto dalla Cooperativa Placido Rizzotto-Libera Terra, nata per coltivare i terreni sequestrati a Cosa Nostra. A partire dal nome, che si ispira al film di Marco Tullio Giordana sulla vita di Peppino Impastato, ucciso dalla mafia, passando per l'etichetta, è un progetto nazionale che coinvolge gli studenti dell'Istituto Tecnico per arti grafiche e fotografiche Bodoni di Torino. Per la realizzazione si sono valsi dei suggerimenti del Procuratore di Torino, Gian Carlo Caselli, e di Giovanni Impastato, fratello di Peppino Impastato. Centopassi sarà distribuito da Coop Italia. Per difenderle dall'eno-pirateria le bottiglie di Brunello prodotte da Ciacci Piccolomini d'Aragona, sono dotate, per prime in Italia, di uno speciale ologramma anti-falsari sulla capsula, lo stesso sistema usato dalla Banca Centrale Europea per gli euro. Il sofisticatissimo ologramma è stato creato dalla Luxoro, agenzia esclusiva per l'Italia del gruppo tedesco Kurz, lo stesso che fornisce la tecnologia olografica a più di 150 banche nel mondo (inclusa la Banca Centrale Europea) per i propri documenti di sicurezza e banconote, e a marchi di prestigio internazionale come Rolex e Ferrari.

Le cifre nel bicchiere
Giro d'affari del settore vitivinicolo in Italia - 8 miliardi di euro
Aziende produttrici - 800.000
Valore complessivo della filiera del settore: 50 miliardi di euro
Enoteche e wine-bar: 1.000 con un fatturato di 300 milioni di euro
Fatturato enoturismo: 2,5 miliardi di euro (arretrato de La Stampa del 2 aprile 2006)
Autore: Vanni Cornero

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