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La Stampa

Cronache - Nozze da principi in casa Tronchetti. Capalbio, un’isola galleggiante per le danze ... «Sembri proprio una principessa», Marco Tronchetti Provera ieri era solo un padre emozionato per le nozze della figlia. E quando l'ha vista, nella stanza del casale immerso nelle dune della Maremma, memoria di tante estati passate insieme, nell'abito Anni Trenta dallo scollo a calla, con il diadema di diamanti appartenuto a sua madre, ha sorriso con l'occhio lucido. «Bellissima». Un giorno speciale per queste nozze che festeggiano una nuova famiglia, ma anche una felice famiglia allargata. Ci sono il padre della sposa con la sua splendida moglie vestita di seta blu, Afef Jnifen, ma anche la madre della sposa, la prima moglie del presidente della Telecom, Cecilia Pirelli, elegantissima in raso di seta color ghiaccio. E c'è Barbara Frua, compagna di Tronchetti Provera per tanti anni, che in quella casa colorata schiacciata tra campagna e mare, ha cresciuto Ilaria (oggi sposa), Giada e Giovanni, i tre figli di Tronchetti Provera a cui da poco è andato il 33 per cento ciascuno del patrimonio familiare.

Ilaria ha voluto che fosse proprio in casa sua, in casa della amata «matrigna», la sua festa di nozze con il marchese Anselmo Guerrieri Gonzaga, famiglia di produttori di vini in Trentino. Così le tre donne della vita di Tronchetti Provera hanno collaborato, d'amore e d'accordo, ognuna con un compito. Ad Afef è spettata la parte stilistica, suo il consiglio di scegliere per l'abito la storica sarta di famiglia, Tina, che ha cucito l'abito su disegno di Gigi Vezzola, talentuoso astro della moda, creativo dello stile Pzero. A Cecilia Pirelli il compito di selezionare e organizzare gli invitati oltre agli addobbi. Mentre Barbara Frua ha offerto casa e organizzato il ricevimento per seicento invitati, di cui 400 giovani amici degli sposi tra cui i figli di Santo Versace, Antonio e Francesca, i giovani Mondadori, Francesco e Filippo, oltre a un nutrito gruppo di rampolli di aristocrazia di sangue e di finanza.

Un matrimonio da favola, anche se la famiglia ha smentito alcuni eccessi riportati dai giornali, come l'installazione di una antenna per far funzionare meglio i cellulari degli ospiti e anche la presenza della cantante Shakira. In effetti una Shakira c'era nella lista degli invitati, ma era la moglie dell'attore Michael Caene, tra i primi ad arrivare nel borgo di Capalbio addobbato competamente con fiori di campo, spighe e fiori d'aglio arabo sparsi per le stradine che salgono alla chiesa di San Nicola, quattordicesimo secolo, ai piedi della rocca Aldobrandesca.

Ilaria è arrivata nella piazzetta solo sette minuti dopo l'orario previsto - le 18 - in mano un bouquet di fragole di bosco e anemoni, al braccio del padre in tight come i testimoni (otto in tutto). Tra loro il fratello di lei Giovanni Tronchetti Provera, Marta Ferri, figlia del fotografo Fabrizio e di Barbara Frua, Consolata Visconti e Camilla Vender. Ad accoglierla, oltre ai suoi ospiti, tutto il paese con le bambine vestite con gli abiti della comunione. Tre damigelle e un paggetto hanno scortato la sposa all'altare mentre l'organo suonava Bach. Una cerimonia lunga, amplificata per il borgo con altoparlanti, officiata dal parroco del paese e da Pierre Riches, teologo e amico di famiglia. Fuori gli amici aspettano con cartocci di riso. Ci sono Miuccia Prada e Patrizio Bertelli, Alain Elkann e Rosi Greco, Mario D'Urso, Carlo Puri. Massimo Moratti è pronto al lancio e intanto parla di Inter e dei mondiali. A un amico che elogia l'Argentina lui risponde: «Ha giocato una meraviglia hai visto? In attacco è molto meglio dell'Italia, quei due, Tevez e Messi, sarebbero da prendersi e portarseli via subito». E dopo il «sì», la festa nel casale di Barbara Frua, il numero 5 dell'esclusivo consorzio «Sacra», immerso nell'oasi di Burano, diviso da un chilometro di pineta e dune dalla spiaggia del Chiarone. Aperitivo in giardino, balle di fieno come divani, e poi tutti con le macchinette elettriche, quelle da golf, in spiaggia dove sono stati montati tendoni bianchi per la cena, con due menù, uno tipico maremmano e uno a base di pesce. Tovaglie bianche e fiori di campo, come il bouquet della sposa, sui tavoli. Più di 100 body guard a vigilare che nessuno entrasse nella proprietà o si avvicinasse dalla spiaggia. Misure di sicurezza che hanno compreso anche una speciale caccia al cinghiale fatta il giorno prima per evitare la visita di indesiderati ospiti a quattro zampe.

Alla festa arriva un’isola galleggiante per ballare. I saltimbanchi accolgono i bambini e li rinchiudono in recinti di bolle di sapone.

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