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La Stampa

Tecnologie alla prova - Viti e pioppi sotto esame per il clima ... Grazie a una sofisticatissima tecnologia, da poco in possesso dell’Università di Torino, sarà possibile valutare i potenziali effetti delle variazioni climatiche su colture agrarie e forestali, economicamente importanti in Italia e in Piemonte, come la vita e il pioppo. L’annuncio è della professoressa Maria Lodovica Gullino, direttore di Agroinnova (Centro di Competenza in campo agroambientale dell’Università di Torino): “Malgrado i progressi delle tecnologie agrarie - come nuove varietà più produttive, innovative strategie di difesa e di gestione della fertilizzazione - il clima continua a causare importanti perdite nelle produzioni agrarie”.
Osserva Corrado Clini direttore generale del ministero dell’Ambiente: “La variazione climatica è un fenomeno naturale, causato da fluttuazioni dell’energia solare, dalle eruzioni vulcaniche, dalla variazione dell’orbita terrestre e dall’interazione tra atmosfera e oceani”. L’emissione nell’atmosfera dei cosiddetti gas serra è ritenuta una delle cause principali del riscaldameto del pianeta. L’attenzione della ricerca, quindi, si è focalizzata sui cambiamenti climatici, sulle loro possibili cause e sui loro potenziali effetti in seguito al verificarsi, durante gli Anni ’70, di variazioni climatiche più importanti rispetto a quelle rilevate nelle decadi passate. Sempre più urgente quindi, comprendere come i cambiamenti climatici possono influire sull’agricoltura.
“Gli studi condotti finora - afferma Maria Lodovica Gullino - dimostrano come i cambiamenti climatici possano indurre variazioni nelle produzioni agricole a causa di effetti diretti sulla fisiologia delle colture e di effetti indiretti, attraverso modificazioni a livello del ciclo degli elementi nutritivi, dell’interazione cultura-infestante e della comparsa di patogeni e insetti dannosi”.
Per meglio studiare l’effetto dei cambiamenti climatici sulle malattie delle piante, argomento finora poco indagato, Agroinnova si è dotata di una serie di moderni fitotroni. Funzionano come sofisticatissime “camere di crescita”, che rendono possibili simulare un’ampia gamma di condizioni ambientali, regolando temperatura, umidità dell’aria e del terreno, irraggiamento, quantità di Co2 e apporti idrici. Le stesse camere di crescita permettono di acquisire, e di gestire in tempo reale, dati raccolti da diversi sensori, nonché di monitorare in continuazione temperatura, umidità relativa dell’aria, temperatura fogliare, temperature del substrato, presenza di bagnatura fogliare, concentrazione di Co2, velocità dell’aria, radiazione fotosinteticamente attiva e umidità assoluta del substrato di coltivazione.
Una volta ultimato, l’impianto, ottenuto anche grazie ad alcuni finanziamenti del Ministero dell’Ambiente, permetterà di avere a disposizione sei filotroni di 9,2 metri cubi ciascuno. In pratica, sulla vite verranno studiati gli effetti dei cambiamenti climatici sulle due più importanti malattie fungine, la peronospora e il mal bianco. Le prove sul pioppo valuteranno la risposta fisiologica delle piante ad alcuni fenomeni, quali innalzameto della temperatura, aumento della concentrazione atmosferica di anidride carbonica, ecc. Verrà anche considerato come tali fenomeni possono influenzare lo sviluppo di alcuni patogeni del pioppio, soprattutto in vivaio e nei primi anni d’impianto. (arretrato de La Stampa del 9 luglio 2006)

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