02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

La Stampa

Un brindisi da 750 milioni ... A fine 2006 nel bicchiere metà delle bollicine italiane. Tra Natale e l'Epifania in testa alle vendite Asti e Prosecco... Un brindisi da 750 milioni di euro in meno di due settimane. Questo è il conto economico delle bollicine che riempiono i bicchieri degli italiani in queste feste a cavallo tra la fine del 2006 e l’inizio del nuovo anno. Tra Natale e l’Epifania Assoenologi calcola che saltino i tappi di 110 milioni di bottiglie di spumante, quasi la metà dei 260 milioni prodotti ogni anno in Italia. In testa alla classifica delle vendite, ancora una volta, ci sono l’Asti ed il Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene. Il Prosecco ha una produzione pari a 37 milioni di bottiglie (di cui 10 milioni esportate), mentre l’Asti vola a 72 milioni di bottiglie, di cui 55 milioni esportate.
Il conto di 750 milioni di euro va però più che raddoppiato considerando gli altri vini italiani, per un totale stimato in circa 1850 milioni di euro, contro i 1800 del 2005. Si tratta di un’ulteriore riprova della preferenza che nel nostro Paese si dà agli standard qualitativi nazionali, apprezzati anche nei maggiori mercati mondiali. «Gli ultimi dati sull’export - spiega Beppe Martelli, direttore generale di Assoenologi - indicano un incremento del 13% in quantità e del 9% in valore sul 2005, con una crescita degli spumanti che rasenta il 17% in quantità ed il 13% in valore». E le previsioni per le festività in corso rafforzano questo concetto, visto che sono stati venduti quasi 8 milioni di bottiglie di spumante «metodo classico» ed oltre 100 milioni di bottiglie di «metodo charmat», quello con la fermentazione in autoclave. Certamente uno dei motivi del successo è l’attenzione al prezzo alla produzione, che le aziende, considerato il particolare momento economico, hanno tenuto praticamente invariato rispetto allo scorso anno. In Italia mediamente, nella grande distribuzione, una bottiglia di Asti si trova sugli scaffali tra i 3 e gli 8 euro, mentre gli stessi prodotti vengono venduti in Russia tra i 10 d i 20 euro a bottiglia.
Sempre secondo i dati elaborati dall’ufficio studi dell’Assoenologi gli spumanti prodotti in Lombardia sono leggermente aumentati sia nella quantità sia nei valori, tanto da rimanere al dettaglio tra i 6 ed i 9 euro in 0ltrepò Pavese e al di sotto dei 12 euro in Franciacorta, riserve e millesimati esclusi. «Molta soddisfazione per il “metodo classico” anche in Trentino - conclude Martelli - visto che la produzione di Trento Doc è arrivata a 7,5 milioni di bottiglie a cui vanno aggiunti altri 2 milioni di “metodo charmat”». I prezzi al consumo, anche in questa zona, sono stabili rispetto allo scorso anno e oscillano tra gli 8 e i 12,5 euro, ovviamente per gli spumanti di fascia medio-alta. Se poi si vogliono perle come la riserva Giulio Ferrari si parte da un prezzo all’origine di 40 euro, che va moltiplicato a seconda del locale: e se il tappo salta a mezzanotte di oggi la cifra sarà ben più alta.
(arretrato de La Stampa del 31 dicembre 2006) 

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su