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La Stampa

Dall’Europarlamento stop all’estirpazione massiccia dei vigneti ... Correzione alla riforma dell’Ocm vino. De Castro: «Evitato il rischio di appiattire le tante personalità dell’enologia Ue»... Il Parlamento Europeo corregge la riforma del mercato del vino proposta dalla Commissione europea criticando le misure radicali previste - sono inadeguate - e proponendo una linea misurata e prudente soprattutto per quanto riguarda l’estirpazione massiccia dei vigneti. Lo fa adottando la relazione della socialista greca, Katerina Batzeli, e grazie al lavoro di lobby di tutti gli europarlamentari italiani. Il documento accusa l’esecutivo Ue di prevedere una ristrutturazione della viticoltura europea «che porterà ad una concentrazione della produzione nelle mani di alcune grandi aziende e ad uniformare i prodotti». Con gravi conseguenze: «C’è il rischio di mettere in pericolo la diversità dei vini europei e la ricchezza economica, sociale e culturale di numerose regioni».
Deriva anche da queste considerazioni la volontà di mantenere un legame «stretto e indissolubile» tra mantenimento dello zuccheraggio e gli aiuti ai mosti. Soddisfatto il ministro delle Politiche agricole, Paolo De Castro aggiunge: «La tutela dei nostri interessi non deve essere vista come atteggiamento nazionalistico e conservativo. Ci muoviamo nel segno dei principi più innovativi della Pac, incentrati sulla salvaguardia paesaggistica ed ambientale e sulla promozione del patrimonio autoctono come fattore dinamico di competizione internazionale». Secondo il Parlamento Europeo la riforma deve essere attuata progressivamente in due fasi. Nella prima (2008-2011) si punta all’ equilibrio, al risanamento e alla trasparenza del mercato mantenendo il sostegno ai produttori e alle regioni viticole, Solo nella seconda fase si predispongono gli strumenti che preparano ad un’ apertura più aggressiva dei mercati. Il documento assegna al produttore la decisione di abbandonare definitivamente la coltivazione.
Lo Stato si limiterebbe a fissare un massimale autorizzato scegliendo le categorie divino a cui dare la priorità. Limiti all’ abbandono definitivo dovrebbero essere previsti per i vigneti situati in zone montane, costiere ed insulari. E’ previsto anche l’espianto temporaneo. Saranno gli Stati a decidere le modalità per attuarlo.

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