La Stampa

“L’obiettivo? Arrivare a un export da 5 miliardi” ... 3 domande a Paolo De Castro ministro... Il vino italiano nel 2006 ha segnato un incremento record del 7% nell’export. Quali sono i piani che il dicastero delle Politiche agricole metterà a punto per consolidare questo successo?
“Sono progetti già operativi, ad esempio i “flag store”, i supermercati che faranno da bandiera dell’agroalimentare made in Italy nel mondo, i primi quattro li apriremo in Cina. Negli Stati Uniti, invece, puntiamo a superare il miliardo di euro di esportazioni e in Giappone a cavalcare l’onda positiva per cui i vini italiani totalizzano vendite per parecchie centinaia di milioni”.
Quali sono le armi vincenti del nostro vino nella competizione internazionale?
“Naturalmente la qualità e il suo ottimo rapporto con i prezzi, unita alla vastissima offerta. Poi l’immagine: chi all’estero compra un Chianti o un Barbera compra un pezzo di Toscana o di Piemonte. Infine il traino della ristorazione: non dimentichiamo che la cucina italiana è la più diffusa nel mondo dopo quella cinese”.
L’obiettivo in questo settore per il suo mandato ministeriale? “Arrivare ad un aumento del 15-20% di crescita dei nostri prodotti all’estero. Per il vino vorrebbe dire arrivare a quota 5 miliardi”.