La Stampa

Arrivano sul mercato le bottiglie “antimafia” ... Centopassi è un vino, frutto dell’attività della Cooperativa Sociale Placido Rizzotto, che aderisce a Libera Terra, associazione contro le mafie fondata da Don Ciotti. È notizia di ieri la devastazione del vigneto di Pietralunga: un chiaro segnale in stile mafioso che evidenzia quanto l’opera di queste associazioni sia importante ed efficace, perché trasforma beni, frutto di prevaricazione e violenza, in possibilità concrete di lavoro per i giovani siciliani, ispirate ai principi di solidariétà e legalità.
La Cooperava nasce nel 2001 grazie alla Prefettura di Palermo, al Consorzio Sviluppo e Legalità, a Libera Terra e a un gruppo di giovani che decidono di lavorare i 155 ettari di terreni confiscati ad alcuni boss, tra i quali Brusca e Riina. Il nome scelto, Placido Rizzotto, è quello di un giovane corleonese che, nell’ immediato dopoguerra, scelse l’impegno sindacale per aiutare i poveri contadini della zona a unirsi in cooperative e a occupare i feudi abbandonati e incolti. Il 10 marzo del ‘48 fu assassinato da Luciano Liggio.
Abbiamo conosciuto i ragazzi della cooperativa nell’estate del 2003, quando furono distrutti alcuni ettari di vigneto e incendiato un trattore. E ancora oggi, ci troviamo a dover loro esprimere tutta la nostra solidarietà. Poche settimane fa, a subire le intimidazioni della criminalità organizzata è stata una cooperativa calabrese che lavora le terre confiscate alla ‘ndrangheta.
Il nostro incontro di allora era legato al progetto vino, sviluppatosi grazie all’interesse di alcuni professionisti del settore, Federico Curtaz e Beppe Caviola. I vigneti abbandonati sono stati risistemati mantenendo le varietà locali: dal catarratto al grillo per i bianchi, dal nero d’Avola al perricone per i rossi. Oggi, dopo quattro anni, i primi vini sono sul mercato: un bianco da uve catarratto coltivate in un magnifico vigneto a 400 metri d’altitudine e un rosso ottenuto da nero d’Avola e syrah.
L’etichetta - Centopassi è il titolo del film di Marco Tullio Giordana e Claudio Fava - è stata realizzata da un allievo dell’istituto Bodoni di Torino. Le prime bottiglie si trovano alla Coop o direttamente a San Giuseppe Jato (tel. 091 8577655, Luca Faraone). Acquistandole non solo si beve bene: come ha detto Don Ciotti, “ogni bottiglia è una sconfitta della mafia”.
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