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La Stampa

Il vino va in onda sul telefonino ... Oggi i produttori italiani si preparano a ricevere nelle aziende un milione di visitatori... Per “Cantine aperte” un safari all’immagine con il cellulare tra i vigneti. Oggi i produttori italiani si preparano a ricevere nelle aziende un milione di visitatori... “Cantine aperte”, quasi un rito tra pellegrinaggio e scampagnata quello che si celebra oggi in oltre mille aziende vinicole italiane.
Ma anche l’evento simbolo del “Movimento del turismo del vino”: nel nostro Paese l’enoturismo vale 3 milioni e mezzo di visitatori all’anno, di cui 1 nel solo giorno di questa festa. Se c’è un motto che ha funzionato nel mondo del vino è: “Vedi cosa bevi”. Tutto alla luce del sole, niente porte chiuse nelle aziende e ormai non solo oggi. Tanto che quest’anno la sfida della trasparenza corre sul filo (immaginario) del telefonino: un concorso battezzato “Vinofonino”, rivolto a tutti quelli che vorranno immortalare con foto e cortometraggi eseguiti con il telefonino, la loro giornata in cantina. Le regole sono semplici e ci sono due possibilità: “Mai a corto di vino”, la sezione in cui verranno premiati i migliori tre cortometraggi girati in cantina (che saranno poi anche trasmessi sulla web-tv www.winenews.tv, partner dell’evento) e “Moscatto”, che invece premierà le tre migliori foto, sempre e rigorosamente realizzate con il telefonino.
Il tutto con in premio pregevoli assortimenti dei migliori vini d’Italia. Un modo in più per partecipare da protagonisti a questo “must” degli eventi legati al mondo dell’enocultura: un invito a scoprire i tanti aspetti dei territori del vino con abbinamenti particolari a prodotti tipici, degustazioni e un mare di manifestazioni collaterali (per l’elenco completo regione per regione vi rimandiamo al sito www.movimentoturismovino.it). Una giornata attesissima sia dagli enoappassionati, sia da chi di vino si occupa professionalmente, sia per il semplice amante delle belle terre a coltivate a vigneti che costellano la Penisola, da Nord a Sud. Proprio come avviene in Maremma, che, dimenticate zanzare e acquitrini, si sta rivelando un vero Eldorado del vino. E lì oggi c’è un’azienda in più da visitare a 24 ore dalla sua inaugurazione: la tenuta “Rocca di Montemassi”, nel territorio del Monteregio di Massa Marittima, che, con i suoi 430 ettari, costituisce il nuovo astro della costellazione del Gruppo Zonin. Ma cosa cerca, oggi, nei suoi pellegrinaggi il popolo degli enonauti?
A rispondere sulle predilezioni di quelli che sono stati ribattezzati i “Wine Lovers” ci pensano gli stessi proprietari delle più importanti aziende vinicole, attraverso uno studio realizzato da Eta Meta Research per Vinitaly. Per quasi la metà di loro gli acquisti diretti in cantina da parte degli appassionati rappresentano fino al 10% del fatturato e oltre. Dall’indagine infatti emerge che il vero punto nodale di ogni forma di promozione sono sempre di più le cantine, spesso trasformate in show room dove si organizzano eventi e degustazioni, o addirittura in vere e proprie opere d’arte.
Quanto sono disposti a spendere i “Wine Lovers” per una bottiglia, appunto, “da amatore” acquistata direttamente in azienda? Secondo i proprietari si va,in media, dai 26 ai 50 euro (però c’è anche una ristretta e fortunata fascia di clienti pronta a pagare 250 euro ed oltre). E tutto questo viene vivificato dall’effetto-festa di “Cantine aperte”, che un imprenditore su due valuta come la manifestazione di pubblico (fiere a parte) più importante dell’anno. E Internet? “Importante - rispondono i produttori - ma gli strumenti fondamentali per il successo di una cantina rimangono degustazioni ed eventi”. Insomma: per scegliere un vino non basta guardare la bottiglia, bisogna assaggiarlo.
Autore: Vanni Cornero

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