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La Stampa

E la vendemmia inizia a Ferragosto ... In forte anticipo i vini del Sud e i piemontesi... Carlo Casavecchia telefona ogni giorno a casa, a Diano d’Alba, uno dei paesi che hanno legato le loro fortune alle sorti del Dolcetto. Da enologo d’esperienza, controlla a distanza l’andamento delle vigne di famiglia, ma deve occuparsi soprattutto in prima persona di 2200 ettari di filari che stanno velocemente maturando in tutta la Sicilia. Casavecchia è il direttore tecnico della Duca di Salaparuta, una delle cantine leader dell’enologia siciliana, controllata dalla famiglia Reina, proprietaria della Ilva di Saronno che ha acquisito anche il prestigioso marchio Florio di Marsala.
“Quest’anno tra Piemonte è Sicilia è una gara tra chi vendemmierà prima - spiega l’enologo - L’anticipo di 10/13 giorni sui tempi di maturazione è più evidente al Nord dove sono molto avanti anche le varietà non precoci. In Sicilia la prima uva che si raccoglie è lo chardonnay da base spumante. Con lo scirocco di questi giorni e le temperatura fino a 40 gradi stanno cuocendo. Stiamo valutando di iniziare la vendemmia tra il 5 e il 10 agosto, poi toccherà all’Inzolia subito dopo il Ferragosto, mentre il Nero d’Avola sarà pronto già attorno allo settembre”.
Annunci di vendemmia in costume da bagno arrivano da tutta la penisola, dalla Toscana alla Puglia, compreso Trentino, Veneto, Sardegna. La Cia - Confederazione italiana agricoltori ha diffuso ieri una rilevazione che conferma la tendenza all’anticipo in tutte le regioni. Tra agosto e settembre dovrebbero essere raccolte uve che daranno una resa di poco inferiore ai 50 milioni di ettolitri, con aumento del 3-4% sull’anno scorso.
Ma come saranno i vini? Il professor Mario Fregoni, uno dei massimi esperti di viticoltura internazionali, docente alla Cattolica di Piacenza, nelle settimane scorse, in un incontro a Canelli aveva messo in guardia i produttori di spumanti secchi: “Le uve precoci come lo chardonnay e il pinot nero se maturano troppo perdono acidità e freschezza, quindi meglio anticipare”. Magari anche con raccolte in notturna. Per i rossi non ci dovrebbero essere problemi, anzi il clima ha consentito anche la riduzione del numero dei trattamenti con il verderame.
Lorenzo Corino, direttore dell’istituto sperimentale di viticoltura di Asti ha una tabella con i tempi di fioritura dei grappoli e di invaiatura (quando cominciano a prendere colore). “Il ciclo di maturazione è botanicamente definito, si va dai cento giorni dalla fiorita per il pinot nero ai 135 di barbere e nebbioli”.
Dunque l’anticipo era già avviato in primavera e il caldo di questo scorcio d’estate conferma la situazione che comunque rientra nella normalità dei cicli.
Sulle colline di Langa c’è chi ricorda il 1961, con uve portate in cantina molto tempo prima del previsto.
Alla Tenuta sperimentale Cannona di Carpeneto, nell’Alessandrino, hanno stilato una previsione vendemmiale che prevede per lo chardonnay la raccolta dal 16 agosto, una settimana dopo dovrebbero cominciare i moscati (uva base dell’Asti spumante), poi i dolcetti a fine mese, il cortese dall’8 settembre, barbere e nebbioli dal 15. Addio, almeno per quest’anno, alle suggestive immagini di vendemmia tra le brume.

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