02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

La Stampa

La beffa dei buoni vendemmia. Niente assunzioni semplificate ... Dovevano essere varati in estate, forse arriveranno con la prossima Finanziaria... Hanno cominciato a lavorare nei filari a staccare uva e portare le cesta già prima di Ferragosto. E continuano ogni giorno. Migliaia di lavoratori occasionali sono impegnati in tutt’Italia in una delle vendemmie più anticipate a memoria d’uomo. Doveva anche essere quella che avrebbe dato la possibilità alle aziende di metterli più facilmente in regola con i “buoni vendemmia”, ma gli intoppi e gli equilibri politici romani hanno fatto passare settimane cruciali e l’uva non aspetta.
“Siamo delusi e rammaricati - ammette li presidente della Camera di commercio di Asti, Mario Sacco che ha mandato una serie di telegrammi di protesta - ci siamo fatti promotori della proposta con il ministro del Lavoro Cesare Damiano e abbiamo coinvolto anche il titolare delle Politiche agricole, Paolo De Castro. Tutto sembrava filare per il meglio, invece così sono naufragate le speranze nostre e quelle di migliaia di vignaioli che vogliono lavorare senza e far lavorare con l’ansia della ispezioni e delle multe”.
Ad Asti e in Piemonte, area di alta eccellenza vinicola, il problema è molto sentito. “Manca la manodopera soprattutto in vendemmia - dice il presidente della Coldiretti regionale, Giorgio Ferrero, anche lui tra i promotori dei ticket per la raccolta delle uve - e negli anni scorsi hanno destato rabbia le multe a carico di chi è stato sorpreso nelle vigne senza le carte in regola. Ci sono stati anche fuggifuggi di extracomunitari al primo apparire di auto sospette e si favoleggia di controlli con gli elicotteri. L’idea di un buono semplice da acquistare e che copra la parte assicurativa avrebbe risolto un sacco di problemi e garantito la regolarità”.
Il tema è delicato e si dipana sulla linea di confine che c’è tra corretto lavoro accessorio in agricoltura e i più nefandi esempi di caporalato e sfruttamento del lavoro nero. La storia dei “buoni assicurativi e previdenziali in agricoltura” risale al governo Berlusconi e al ministro Maroni che, a suo tempo, li annunciò per specifiche operazioni, come la raccolta del radicchio nel Trevigiano. Non se ne fece nulla. Poi venne il governo Prodi che pensò di estenderla alle grandi campagne di raccolta: dall’uva, alla frutta alle olive per semplificare le procedure di assunzione temporanea delle aziende che si avvalgono di studenti, casalinghe e pensionati.
Il deputato diessino Massimo Fiorio ha fatto in questi mesi la spola tra Asti e Roma e si arrivati ad un testo concordato. “Abbiamo messo insieme i tre ministeri interessati Lavoro, Agricoltura e Welfare e c’è la proposta di avviare la sperimentazione nel Sud Piemonte, in Veneto e nel Catanese, mediante acquisto di buoni di copertura Inail da 5 euro a giornata lavorativa”. Ma il “pacchetto vendemmia” è entrato nel più complesso e delicato accordo sul Welfare tra governo e sindacati e i tempi hanno fatto slittare l’utilizzo in questa campagna. “Ci voleva poco, ma non demordiamo. È una mini riforma che non costa nulla e che consentirà di regolarizzare migliaia di collaboratori chiamati a lavorare nelle vigne” incalza Mario Sacco. Il presidente si consola con la “sua” Douja d’or, Festa del vino italiano in programma da venerdì al 28 settembre. La inaugura Marcello Lippi, il Ct della nazionale azzurra Campione del mondo.

Come funzionano … Se avesse il via libera il “buono vendemmia” potrebbe essere rilasciato dalle Camere di commercio o dall’Ufficio provinciale del lavoro, escludendo l’ipotesi di vendita dai tabaccai o altri negozi che era stata ventilata in un primo tempo. Il “buono” è stato previsto sulla base di una copertura assicurativa Inail al costo di 5 euro il giorno. L’azienda deve intestarlo e iscrivere il lavoratore temporaneo (casalinga, studente o pensionato) negli appositi registri.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su