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La Stampa

Dalle Langhe al Sud la passerella dell’uva ... Elicottero, jeep o carrozze a cavalli - a gusto degli ospiti - per godere la vista dei 100 ettari di vigna degradanti verso il mare; cucina d’autore, band di strada e dj fino a tarda notte. La più clamorosa festa di fine vendemmia questo sabato d’ottobre (in realtà, dato il caldo, ovunque si è conclusa in anticipo) nasce da un’inedita coppia. Vittorio Moretti, presidente dell’holding Terra Moretti (30 milioni di fatturato, 4 cantine in Franciacorta e in Toscana e Relais con i celebri chef Gualtiero Marchesi e Alain Ducasse) e il suo consulente per l’immagine, il fotografo Oliviero Toscani. Scenario la Val di Cornia: molto più che la degustazione del vino Petra Igt Toscana. “Il vino - sostiene Moretti - non è un prodotto qualsiasi. "L’anima del vino" deve essere sempre più riconoscibile, è quella che dà il valore aggiunto al prodotto ”. Bollito e ceste di pane a forma di giganteschi falli, compariranno il 22 ottobre sulle tavolate per 500 amici e clienti della goduriosa festa dei Dogliotti che fanno moscato a Castiglione Tinella, Piemonte, (l’altro “moscatista” d’eccellenza, Paolo Saracco, ha già fatto gran festa il 3 settembre). Petra e Castiglione Tinella: esempi scelti agli antipodi del made in Italy più effervescente (1,6 miliardi di export nei primi 6 mesi del 2007, crescita del 12%). E’ l’Italia unita dal vino, da Castiglione a Noto, un mondo davvero internazionale e trasversale: da Richard Parsons, Ceo della Aol Time Warner (ogni settembre è a Montalcino per curare la vedemmia del suo Brunello) al petroliere Gianmarco Moratti che assieme alla moglie, Letizia, previo consigli di Andrea Muccioli e del famoso “wine maker”, Riccardo Cotarella, ha ripreso la tradizione del Barbera del castello di Cigognola, Oltrepò Pavese, ai “gruppi di clienti monomaniacali che vanno in pellegrinaggio nelle aziende”, spiega Alessandro Regoli, direttore di “Winenews.it”. Il vino fa status ed è così alla moda da finire spesso (vedi: attacchi di Carlo Cambi a quelli di Slow Food-Gambero Rosso) su Dagospia, sito del re del gossip. “L’arte e il vino hanno mercati simili: tutto è basato sull’immagine...Fare vino è cosa complessa e molto moderna; grazie alla tecnologia si realizzano i sogni dei nostri vecchi”, dice Sandro Chia, artista di fama che, con il figlio Filippo e l’enologo Carlo Ferrini, al Romitorio di Montalcino produce un Brunello di nicchia. Morale: una vera ubriacatura d’inviti per i “wine lovers” più mondani. Costretti scegliere, l’ultimo week-end di settembre, tra la festa a Nozzole da Ambrogio e Giovanni Folonari e l’asta del Barolo di Gianni Gagliardo; la bevuta in Langa da Giuliano Soria (in cantina l’ottimo Bruno Ceretto) e il premio “Roero: vino e territorio ” a Cisterna d’Asti.

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