02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

La Stampa

Per la “Pac” inversione in corsa ... Stop a quote latte, riposo forzato dei terreni, dazi e sostegno all’export... Il linguaggio diplomatico parla di “chek-up”, ma è più simile ad un blitz. Quella proposta dalla commissaria europea Mariann Fischer Boel è, in effetti, una mini riforma della politica agricola Ue: il pacchetto di misure correttive appena approvato a Bruxelles mette sul tavolo una serie di indicazioni che, dopo essere il vaglio di una consultazione che durerà sei mesi, a maggio verranno formalizzate, con tutti i dettagli operativi, per essere poi approvate definitivamente dal Consiglio dell’unione europea durante i1 periodo di presidenza francese, fine 2008. In sintesi il percorso proposto dalla Commissione per rendere più efficiente la “Pac” si articola su nove misure.
1 - Revisione e semplificazione dei meccanismi del pagamento unico agli agricoltori, che non dovrebbe più essere basato sulla media storica della produzione negli anni precedenti alla riforma (cosa che avviene, tra l’altro, in Italia), ma sul numero di ettari posseduti dall’azienda.
2 - Abolizione, peri cereali, dell’intervento (ovvero l’acquisto dagli agricoltori di una parte della loro produzione a prezzi garantiti), che ha sempre meno senso, visto l’aumento dei prezzi di mercato. Pur mantenendo una forma di salvaguardia della produzione di frumento, importante per garantire l’autosufficienza alimentare.

3 - Abolizione permanente della messa a riposo obbligatoria (i “set aside”) di una porzione pari al 10% dei terreni agricoli posseduti dalle aziende (per quest’anno e il prossimo è stata già decisa una sospensione temporanea tale da permettere un aumento della produzione cerealicola, sempre più insufficiente ai fabbisogno Ue).

4 - La soppressione graduale degli gli ormai obsoleti tetti alla produzione del latte (visto che aumentano prezzi è domanda), attraverso un aumento progressivo e lineare delle quote (si parte con un +2% nel 2008) che garantisca un atterraggio morbido del sistema alla sua scadenza il 31marzo2015. Questo si farà attraverso misure d’accompagnamento e si ipotizza anche una riduzione delle multe per chi supera i limiti finora imposti.

5 - Aumeiito della “modulazione”, ovvero del trasferimento di risorse finanziarie dagli aiuti diretti per le aziende alle iniziative di sviluppo-rurale.

6 - Abolizione degli aiuti comunitari agli “agricoltori della domenica”: la proposta è di aumentare la soglia base per ottenere le sovvenzioni (oggi fissata a 0,3 ettari) o di prevedere un pagamento minimo annuale. Tra gli interessati ci sono la regina Elisabetta e il principe Carlo d’Inghilterra. “Non facciamo pagamenti ai circoli ippici e neppure ai campi da golf, ha detto Fischer Boel
7 - Limitazione degli aiuti alle aziende più grandi, attraverso un meccanismo che introdurrebbe tagli automatici al di sopra di certe soglie (ad esempio, una riduzione del 10% per i pagamenti oltre i 100.000 euro, del 25% oltre i 200.000 euro e del 45% oltre i 300.000 euro). Poi la politica commerciale. 8 - Abolizione dei dazi sull’import dei cereali che Bruxelles ha già proposto fra le misure per rispondere all’aumento dei prezzi delle derrate sui mercati internazionali.
9 - Abolizione totale delle restituzioni all’export. Le decisioni su questi ultimi due punti, tuttavia, dipenderanno dall’andamento dei negoziati Wto, per ora in stallo.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su