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La Stampa

Un brindisi da 2 miliardi di euro ... Aumentano del 10% i prodotti nazionali nelle vendite per la fine dell’anno… Per il vino italiano non c’è crisi, almeno in queste feste di fine anno. Secondo le previsioni di Assoenologi per Natale e Capodanno si venderanno in Italia 130 milioni di bottiglie di spumante, quasi la metà di tutta la produzione annuale di spumante, che ammonta a circa 300 milioni di bottiglie.
Quanto alla spesa, se all’acquisto degli spumanti si aggiunge quello degli altri vini “tranquilli” e frizzanti, toccherà i 2 miliardi di euro: 800 milioni per le bollicine e 1.200 per gli altri vini. Un incremento di quasi il 10% sul 2006. L’Asti e il Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene si confermano anche quest’anno gli spumanti più venduti. Gli ultimi dati sulle vendite dei vini italiani all’estero indicano un incremento complessivo del 10,6% in quantità e del 10,3% in valore rispetto al 2006. La crescita degli spumanti è stata addirittura del 21,4% in quantità e del 24% in valore.
“Il successo delle bollicine, tanto nel nostro Paese che all’ estero - spiega il direttore di Assoenologi, Giuseppe Martelli - che il consumatore è attento al rapporto qualità-prezzo. In
Italia, mediamente, sugli scaffali della grande distribuzione una bottiglia di Asti varia tra i 3 e gli 8 euro, a seconda dei “conguagli” e delle offerte lanciate in occasione del Natale dai supermercati”.
Che gli italiani facciano molta attenzione ai prezzi è confermato dal fatto che le aziende hanno venduto 8 milioni di bottiglie di spumante “metodo classico” (più caro) e ben 120
milioni di bottiglie di spumante “metodo charmat”. Tanto per fare un esempio, gli stessi spumanti venduti in Italia a 3-8 euro, in Russia costano non meno dl 10 euro, arrivando fino a 20 euro la bottiglia.
Tra le varie regioni italiane, gli incrementi maggiori, sia di produzione sia di prezzo, sono stati registrati in Lombardia, con usi 10% e un 15% rispettivamente. Soddisfatti anche in Trentino, per il “metodo classico”: la produzione di “Trento Doc” ha superato gli 8 milioni di bottiglie, cui ne vanno aggiunti altri 2 milioni di “metodo charmat”. In questa zona i prezzi sono rimasti stabili rispetto all’anno scorso, oscillando tra gli 8 e i 13 euro per gli spumanti di fascia media.
Il vino è anche in posizione privilegiata nella lista dei doni natalizi, tanto che nelle stime di Assoenologi, l’incremento delle vendite delle confezioni-
regalo farà segnare in queste feste un incremento del 15% sul 2006. Una particolarità negli acquisti di questo fine anno è la fortissima richiesta di spumante “metodo classico” rosè, la cui domanda è aumentata di oltre il 100%, tanto da mettere in crisi i produttori, che hanno esaurito tutte le scorte. Un altro esempio che sottolinea come anche settori tradizionali come quello vitivinicolo stanno cambiando, e che il consumatore sempre più sceglie ciò che fa tendenza.

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