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La Stampa

Marchionne: “Stop alle voci resto alla Fiat” ... L’Ad: nessun impatto dai blocchi in Polonia, questione quasi risolta... A Montalcino per le 5 stelle del Brunello... La prima volta? A 43 anni con un bicchiere di Brunello. Sergio Marchionne confessa il suo tardivo approccio al vino in questa “giornata particolare” a Montalcino, dove è venuto ad assistere all’assegnazione di un rating a “cinque stelle” alla vendemmia 2007 del più nobile prodotto dell’enologia toscana, su invito del presidente del Consorzio del Brunello, Francesco Marone Cinzano. Una giornata tra cantine e vigneti, in cui hanno fatto inevitabilmente capolino auto e finanza.
La collaborazione tra Brunello e Lingotto è stata sancita dalla realizzazione della tradizionale formella celebrativa dell’annata, firmata da Roberto Giolito, designer del Centro Stile Fiat di Torino. “Spero che il nostro lavoro alla Fiat abbia nel mondo il successo del Brunello”, dice Marchionne, senza nulla togliere ai vini piemontesi, e aggiunge: “Ho fatto gran parte della mia carriera all’estero e se c’è una cosa conosciuta ovunque da tutti è il Brunello un’icona che rappresenta l’Italia e la capacità del nostro Paese di produrre cose davvero eccellenti”. Affermazione dimostrata dai fatti: ieri la 500, auto dell’anno 2008, veniva presentata a Tokyo, mentre a Montalcino, un giapponese, Tsunashige Nishiyama, è stato premiato come massimo “ambasciatore” del Brunello nel Paese del Sol Levante. Poi, nella piazzetta medievale, mentre il ministro del Lavoro, Cesare Damiano, diceva ai viticoltori la sua speranza di riuscire ad introdurre prima delle elezioni i ticket previdenziali per semplificare le assunzioni temporanee durante la vendemmia, l’ad della Fiat commentava alcune notizie di cronaca recente che riguardavano il gruppo e lui personalmente... ...La parentesi si chiude e torna protagonista il vino della campagna toscana. Una flotta di Fiat 16 porta gli invitati al castello di Poggio alle Mura roccaforte della Banfi, dove attendono il proprietario John Mariani, con la moglie Pamela, la figlia Cristina e l’amministratore delegato Enrico Viglierchio.
Un colpo d’occhio dall’alto ai vigneti con un passaggio in elicottero e dopo il brindisi di benvenuto. Marchionne parla fitto in inglese con Mariani, sorride, si sente a casa.
Davanti al grande trattore New Holland discorre con Federico Vecchioni, presidente di Confagricoltura, che sta mettendo a punto con Fiat una convenzione sul nuovo fuori-strada “Massif”. Infine a tavola, per un pranzo senza etichetta: “Sapete che faccio un ottimo ragù?”, comunica Marchionne. Infine il bicchiere della staffa, col Brunello. “Questo vino ha corrotto il mio animo di astemio - scherza - ma ne valeva la pena”.

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