La Stampa

“Un piano per traghettare
i viticoltori alla riforma” ... Tra meno di un mese entrerà in vigore la nuova Ocm vino e i produttori sono preoccupati: le norme comunitarie includono novità e contraddizioni, dicono. Il tema è stato dibattuto a Torino, nel in un forum organizzato dalla Confederazione italiana agricoltori: “E’ urgente un piano vitivinicolo nazionale, nel rispetto delle amministrazioni regionali, per evitare - ha detto il presidente della Cia piemontese Roberto Ercole - penalizzazioni in termini di capacità di azione, spesa e rendicontazione”. Il progetto è inviano alla Commissione Ue in tempi utili, perché possa diventare esecutivo prima della prossima vendemmia. Tre le priorità. Primo, accompagnare la transizione dal vecchio al nuovo regime attenuando gli effetti sui redditi dei produttori di uva e vino. Realizzare un maggior sviluppo e una migliore integrazione della filiera. Consolidare il livello qualitativo della produzione e migliorare la competitività del settore per avvicinarsi ad un equilibrio di mercato. “Ma - ha aggiunto Enzo Pierangioli, vicepresidente nazionale della Cia - si dovrà anche sostenere la viticoltura nelle aree sensibili dal punto di vista paesaggistico”.