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La Stampa

Le cantine sconfitte nella partita sul web ... Indagine di Winenews: troppi siti arretrati e poco accattivanti... Il Web, che secondo i dati Internet Word Stats aggiornati a giugno 2008 è ormai arrivato a 1,5 miliardi di utenti in tutto il mondo, si dimostra uno strumento potentissimo anche dal punto di vista economico e un valido aiuto alle aziende per superare momenti di crisi come l’attuale. E lo hanno capito bene i grandi ambasciatori del made in Italy nel mondo, dalle moda, ai mobili e alle auto.

“L’unico grande alfiere della qualità italiana che ancora snobba, o forse non capisce quale siano le possibilità offerte da internet, sembra essere il vino - spiega Alessandro Regoli, direttore di www.winenews.it, uno dei siti di comunicazione del settore più cliccati d’Italia - e se le nostre cantine vogliono rimanere tra i grandi ambasciatori del made in Italy nel mondo, non possono perdere altro tempo e devono investire di più in questo strumento”.

Internet infatti è ormai al nostro fianco costantemente grazie alle connessioni sui cellulari o alle internet-key portatili, promosse ormai dagli operatori. E ci si può trovare di tutto, dalle informazioni più recenti al numero di telefono di una cantina, dagli orari di un treno a quelli per visitare un’azienda, fino alla recensione di un vino mentre si è tavola, solo per fare degli esempi.
Invece, stando alla classifica “Cantine in Web” stilata ogni anno da www.winenews.it, fatti salvi pochi casi di ottimo livello la stragrande maggioranza dei siti delle aziende vitivinicole italiane si presenta vecchio, tecnologicamente arretrato e poco accattivante. Molte aziende non vanno oltre “siti-vetrina” che non hanno nulla di più rispetto alle tradizionali sezioni del “chi siamo”, “dove trovarci”, “i prodotti” e “i contatti”, per di più con una grafica spesso modesta. Praticamente assenti forme di interazione, come un semplice blog, che fanno la fortuna di internet. Per non parlare dell’elemento e-commerce, che sicuramente non è agevolato da equilibri da mantenere con i tradizionali canali distributivi e dalle leggi sull’importazione dei diversi paesi esteri, ma che è presente in un 5% per cento scarso, dato invariato sul 2007, degli oltre 2500 siti esaminati. Troppo poco, considerate anche tutte le attenuanti, se si considera che solo in Italia nel 2008 il giro d’affari complessivo dell’e-commerce ha superato i 6 miliardi di euro, con un +20% sul 2007.

Nella classifica di Winenews guidata dal sito della veneta Santa Margherita (www.santamargherita.com) il resto della “top five” è tutta targata Sicilia, la regione italiana più all’avanguardia dal punto di vista del web. Le aziende sono Donnafugata (www.donnafugata.it), Planeta (www.planeta.it), Tasca d’Almerita (www.tascadalmerita.it) e Duca di Salaparuta (www.duca.it), che è considerata sito unico insieme a Corvo (www.corvo.it) e Cantine Florio (www.cantineflorio.it) poichè i tre marchi fanno capo alla stessa proprietà.

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