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La Stampa

Per il vino vincè il metodo Obama ... Con Vinitaly si volta pagina, primi segnali di ripresa... Paure e tendenze tra gli stand della rassegna Nella canzone di Lucio Dalla “L’anno che verrà” è pieno di speranze, le stesse con cui produttori di mezzo mondo sono venuti a questa 435 edizione di Vinitaly, che chiude domani, per capire quale potrà essere, quello che li aiuterà a traghettare le loro cantine oltre la crisi economica globale. Caro amico ti scrivo. I segnali dei consumatori sono molti e nell’oceano della nera congiuntura internazionale il “teorema Marchionne” vale per il vino come per l’auto: innovazione, coraggio, rapporto prezzo-qualità, tecnologia e, soprattutto, ecologia. Il vino che verrà è quello di Obama, il nuovo inquilino della Casa Bianca che apre a nuovi orizzonti ambientali, chiede chiarezza, abbatte privilegi di casta, elimina i mediocri: e visto che il presidente Usa predilige il Prosecco di Valdobbiadene vuoi dire che per i nostri vignaioli le speranze ci sono. Al terzo giorno della rassegna, se non cli una resurrezione, ci sono i segnali di una ripresa che fa tornare molti sorrisi tra gli operatori. Il primo bilancio in corso d’opera, abbozzato ieri, parla di un ampio aumento dei contratti firmati rispetto allo scorso anno e di una crescita del numero di visitatori verso quota 160.000. Fine della fase buia? E’ presto per dirlo, ma di certo è la fine del pessimismo che finora rimbalzava da una cantina all’altra. Indubbiamente il mondo del vino si è mosso verso nuovi orizzonti ed ha abbracciato stretta ogni possibilità che le tecnologie più avanzate offrono per conquistare nuovi consumatori. Così nasce l’etichetta parlante, presentata dalla veneta Allegrini, a cui, se si avvicina un lettore a infrarossi, in vendita con la bottiglia, si ascolta la voce del vignaiolo che racconta storia e caratteristiche del vino. Oppure Biolabel, un’etichetta in polvere di pietra, flessibile, ecologica e biodegradabile, ché può essere smaltita all’80%, la produce Rotas Italia. Oppure la prima bottiglia superleggera, usata dalla Cantina di Soave, che pesa 325 grammi contro i tradizionali 410: consente di ridurre del 21% l’impatto ambientale dello smaltimento, oltre le emissioni di CO2 conseguenti al trasporto e, naturalmente, risparmiando sul vetro. In questa linea Cristina Mariani ha ricevuto il Premio internazionale Vinitaly per l’innovazione tecnologica e la tutela dell’ambiente espressa dalla sua azienda, la Castello Banfi. Poi, sempre a proposito di bottiglie, ma in termini di prodotto-vino, sabato hanno debuttato quelle che contengono la prima annata di Barbera d’Asti con la Docg appena ottenuta. Perché i consumatori, divisi da una ricerca di Bocconi Trovato& Partners in sei “tribù”, alle garanzie ci tengono quando devono spendere il loro denaro. Un comune denominatore che lega chiunque acquisti vino ai quattro angoli del mondo e che l’Italia sa ben calcolare, come sottolinea il ministro delle Politiche agricole, Luca Zaia, ricordando i 3,6 miliardi del nostro export di settore. Oggi la bussola è orientata sempre di più ad Est, come segnala un focus di Vinitaly world tour che indica Cina e Giappone tra le terre di conquista o una ricerca di Confagricoltura, in cui si parla di Corea e Kazakistan. “L’export tiene bene e il mercato interno recupera dice Gianni Zonin la realtà smentisce i catastrofisti”. E Giuseppe Martelli, presidente del Comitato nazionale vini, aggiunge: “Si va verso un mercato rinnovato, che premierà qualità, territorio e freschezza”. Semplicità, anche nell’approccio d’acquisto, in cui, rileva il presidente di Federvini, Lamberto Vallarino Gancia, la Grande distribuzione fa da supporto fondamentale. Volano le bollicine, quasi ad anticipare la ripresa: “Non abbiamo un minuto di requie testimonia Luisa Soldati, di La Scolca , il nostro D’Antan ha conquistato i buyers”. Ma anche i classici non tremano: “Fino a qualche giorno fa temevo che il Barolo sarebbe rimasto in cantina, oggi, per fortuna, posso cambiare idea”, dice Giacomo Oddero, barolista storico. Insomma con questo Vinitaly si volta pagina.

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