La Stampa

Col voucher ora i contributi si pagano anche in tabaccheria ... Vendemmia, stop alla burocrazia... Compri un tagliando in tabaccheria o all’Inps e hai pagato i contributi per il tuo dipendente. È il voucher per il lavoro temporaneo. Uno su tre viene utilizzato in agricoltura (ancor più in questo periodo di vendemmia) per retribuire le prestazioni occasionali di pensionati, studenti e casalinghe. Da oggi anche quelle di cassaintegrati, disoccupati e part-time.

Il ministero del Lavoro ha chiarito - su richiesta di Confagricoltura - che i “percettori di misure di sostegno al reddito” (ovvero cassaintegrati e disoccupati), nonché i lavoratori part-time (naturalmente, purché occupati regolarmente presso un altro datore di lavoro) possono essere impiegati con il voucher nelle imprese agricole, con volume d’affari superiore a 7 mila euro annui.

La precisazione consente alle imprese agricole di ampliare la platea dei lavoratori arruolabili e riconosce a chi è fuori dal mercato del lavoro o ha solo un impiego a tempo parziale, di integrare il reddito senza perdere le indennità ed i vantaggi fiscali di cui godono.

Nei primi due anni di impiego, le imprese agricole hanno acquistato più di 2.300.000 voucher per attività stagionali. È un numero considerevole se rapportato ai buoni venduti nello stesso periodo in tutti i settori produttivi (poco più di 7.452.000). I voucher semplificano la burocrazia: nessuna registrazione sul libro unico del lavoro, nessuna busta paga, nessuna denuncia da presentare all’Inps, nessun pagamento dei contributi oltre il costo del tagliando.

“I dati sull’utilizzo dei voucher confermano l’utilità dell’istituto ed il suo corretto utilizzo da parte degli operatori - sottolinea l’Organizzazione degli imprenditori agricoli - . Inoltre consente l’emersione di prestazioni lavorative che prima rimanevano spesso nell’illegalità”.