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La Stampa

Soddisfazione generale per quanto riguarda il lavoro tra i filari, incertezza nei mercati… Vendemmia, una splendida annata … Dal Nebbiolo al Sangiovese: ottimi risultati. Adesso tocca alla cantina… Se è vero che il 70% di un buon vino si ottiene nel vigneto, quest’anno c’è da essere ottimisti. La vendemmia ormai agli sgoccioli sta riservando molte soddisfazioni, soprattutto tra i grandi vitigni rossi italiani, a partire dal Nebbiolo e dal Sangiovese. “Siamo di fronte a un’annata classica, con la raccolta che si protrarrà ancora per tutta la settimana - dice dalla Langhe il presidente del Consorzio di tutela del Barolo e del Barbaresco, Pietro Ratti -. Profumi e colori fanno molto ben sperare: saranno premiate soprattutto le zone pia vocate e chi ha lavorato seriamente in vigna, con le cure adeguate e senza troppi timori nel diradare”. Anche per il presidente del Consorzio del Brunello di Montalcino, Ezio Rivella, la vendemmia sta riservando ottimi risultati, rispettando i tempi canonici della raccolta, che si concluderà a metà ottobre. Anche per quanto riguarda la quantità, si rientrerà nella media degli ultimi anni. “Sta ora a noi produttori trasformare queste potenzialità in traguardi concreti”. Se durante l’estate la maturazione è stata molto favorevole ai bianchi, l’andamento climatico di fine agosto e settembre ha portato un certo eccesso di umidità, creando qualche problema ai vitigni a bacca rossa più delicati. Insomma, un’annata non facile, con molte apprensioni, ma interessante. E alla fine, un po’ ovunque si percepisce una sensazione di soddisfazione generale, almeno per quanto riguarda il lavoro tra i filari. Ben diverso è invece il clima dei mercati, con molte incertezze sui prezzi delle uve che, nella maggior parte dei casi, faranno di tutto per conservare le quotazioni dei 2009. Non mancano ovviamente le eccezioni, soprattutto tra i bianchi, anche perché la vendemmia 2010, rivelandosi non particolarmente abbondante, sta di fatto aiutando gli scambi tra domanda e offerta e attenuando almeno in piccola parte lo scarso successo avuto dalle misure di contrasto alla sovrapproduzione. La vendemmia verde finanziata dalla Comunità Europea ha funzionato soprattutto in Sicilia, dove il vigneto complessivo regionale si è ridotto del 25% grazie anche alle estirpazioni e al calo della viticoltura. Provvedimenti drastici che fanno discutere e dividono: se molti e da più parti li invocano, altrettanti li temono e li contrastano.

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