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La Stampa

L’esordio di Slow Wine e lo scrigno grandi annate ... Vini e vignaioli. Dopo la gran degustazione di ieri alla Reggia di Venaria delle 160 etichette che sulla nuova guida Slow Wine si fregiano del simbolo della Chiocciola (“ma per carità basta voti ed esami, si racconti la storia dei vignaioli” ha avvertito Carlin Petrini), il Salone del Gusto apre nel padiglione 1 lo spazio enoteca che quest’anno contiene una novità. E’ una grande sfera rossa che cela 300 etichette dell’enoteca della Banca del vino. Il forziere ospitato nelle cantine di Pollenzo custodisce migliaia di casse di legno con le bottiglie di storiche annate del meglio dell’enologia italiana. Per 50 euro questi tesori di memorie enologiche si offriranno ogni giorno alle degustazioni (15 a biglietto). Gli enoappassionati troveranno Baroli d’annata, Brunelli stornellati di storie, Amaroni in grado di emozionare e anche le sorprese gastronomiche dello chef Davide Scabin, che proporrà personalissimi abbinamenti.
Tutt’attorno l’enoteca, diciamo generale con duemila etichette e un biglietto da 6 euro che darà diritto ad un bicchiere da degustazione Bormioli Rocco con tasca porta bicchiere da degustazione a scelta. Il vino sarà ogni giorno tra i protagonisti dei laboratori del gusto. Oggi alle 13 attesa la degustazione dei super formati dell’azienda Bellavista di Franciacorta: bollicine dai magnum salmanazar da nove litri. Vigneron portoghesi del Douro protagonisti alle 16 e alle 19 sfilata dei grandi figli del Barolo, le nuove generazioni a confronto.

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