02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

La Stampa

Sostiene Slow Food ... La “mezza” riforma del vino-bio ... Per gli addetti ai lavori si tratta di una rivoluzione copernicana, per la gran parte dei consumatori, probabilmente, la notizia è passata inosservata. A poco meno di un mese dall’approvazione del regolamento dell’Unione Europea per la produzione divino biologico, sono d’obbligo alcune considerazioni. Se si realizzasse un sondaggio tra i normali acquirenti di vino, infatti, si scoprirebbe che la stragrande maggioranza di essi pensa che il vino bio esista già. In realtà il nuovo regolamento comporterà profonde conseguenze in questo settore. Fino ad oggi si poteva parlare di vino prodotto con uve da agricoltura biologica ma la certificazione arrivava fino alle porte della cantina e le operazioni effettuate in fase di vinificazione non erano soggette a ulteriori vincoli normativi. Il cammino che ci ha portato al nuovo regolamento non è stato semplice, anzi si è combattuto molto tra paesi che mal digerivano restrizioni sulla quantità cli solforosa in bottiglia (Germania e Francia) e quelli che invece proponevano una drastica riduzione della stessa (Italia in primis). Alla fine ha vinto il compromesso, che prevede una blanda diminuzione di questa sostanza che, banalmente, è la causa del “cerchio alla testa” di molti appassionati di vino. Leggendo il comunicato stampa ufficiale dell’Ue, alcuni dubbi sorgono spontanei. I vari processi fisici e chimici a cui il vino «normale» è sottoposto (osmosi inversa, utilizzo di chips, gomma arabica, ecc...) saranno consentiti per quello bio? Perché il comunicato coi recita: “il nuovo regolamento stabilisce un sottoinsieme di pratiche enologiche e di sostanze, quali definite nel regolamento (CE) n. 606/2009”. Andando a spulciare il lunghissimo elenco compaiono tutti quanti i processi invasivi che ai puristi del vino naturale fanno storcere non poco il naso. Pare davvero paradossale che sia possibile definire biologico un vino che contenga ancora tutte queste sostanze chimiche. Probabilmente la riforma approvata è meglio del Far West precedente, ma era lecito attendersi molto di più.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su