02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

La Stampa

Ritorno al Vinitaly Grandi nomi e biologico ridanno forza a Verona ... Via i tappi, inizia il Vinitaly. Sono i numeri a dire che quella di Verona è la più grande fiera mondiale dedicata al settore vinicolo. Fino a mercoledì, oltre 95 mila metri quadrati di area espositiva accoglieranno 4300 stand e 150 mila visitatori, 50 mila dei quali dall’estero:, più o meno il triplo di quanti partecipano al Vinexpo di Bordeaux e alla Prowein di Dùsseldorf, principali competitor della kermesse veronese.
La fiera, poi, salpa oggi con il vento in poppa, se è vero che è proprio il settore vitivinicolo a trainare il comparto agroalimentare italiano: nonostante la crisi e il calo dei consumi interni, il valore dell’export enologico italiano nel 2011 ha superato i 4,4 miliardi di euro, con un balzo del 12% rispetto al 2010, mentre i volumi sono cresciuti del 9%, per un totale cli 24 milioni di ettolitri.
Dunque, Italia sempre più leader dell’enologia mondiale, con un incremento della quota di mercato internazionale che è passata in un anno dal 21,8 al 24,3%, come ha recentemente rivelato l’Oiv, Organizzazione Internazionale della Vite e del Vino, facendo il punto di congiuntura della vitivinicoltura mondiale. Stati Uniti, Germania e Regno Unito sono i nostri primi importatori in valore, mentre la classifica s’inverte in termini di quantità, con Germania e Regno Unito davanti agli Usa. Segnali incoraggianti, ai quali i produttori e gli addetti ai lavori cercheranno di dare una conferma durante questi quattro giorni di grandi eventi, degustazioni tecniche, contrattazioni, conferenze, forum e seminari che affrontano i temi dell’attualità, facendo emergere le sfide e le prospettive per il futuro. Una fiera imperdibile pèr gli operatori del vino, ma he da tempo ormai ha allargato la sua sfera di interesse anche all’olio extravergine con la sezione “Sol”, al cibo di qualità con “Agrifood Club” e alle tecnologie vitivinicole e olearie con “Enolitech”.
Grande novità del Vinitaly 2012 è il debutto di “ViViT”, ovvero Vigne, Vignaioli, Terroir, la rassegna dedicata ai vini da agricoltura biologica e biodinamica che ha anticipato la recente decisione della Ue di riconoscere le etichette bio dalla prossima vendemmia: saranno presenti 125 aziende provenienti da Italia, Fraficia, Svizzera, Austria e Slovenia. Un salone professionale, ma dal profilo “easy” per avvicinare un gran numero di visitatori alla loro prima esperienza con i vini naturali. Oltre al business, a Verona si fa anche cultura del vino. Ecco allora convegni e seminari, con la presentazione delle ricerche “Consumi di vino nella Gdo”, “Comportamenti d’acquisto dei consumatori allo scaffale vini del supermercato” e “Consumo del vino nel fuori casa”.
Arriverà anche Renato Mannheimer con l’“Indagine sul passaggio generazionale nelle aziende vitivinicole” che farà il paio con la degustazione “Di padre in figlio” dedicata ad Antinori, Argiolas, Chiarlo, Donnafugata, Zonin e Ferrari, mentre “Le grandi biografie del vino” avranno protagonisti Gaja, Florio, Tenuta dell’Ornellaia e Frescobaldi.
E se nella zona Fiera regnerà il solito caos, il vino arriva anche nel cuore di Verona, nel palazzo della Gran Guardia di piazza Bra. Qui è di scena “Vinitaly For You”, il “fuorisalone” aperto a tutti gli appassionati, dove degustare buoni vini con il sottofondo di musica dal vivo.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su