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VINO E TERRITORI

“La vite è bella - I paesi della vigna e del vino”: se ne parla a Calosso (Asti)

“Identità Future”, a convegno un progetto di recupero e valorizzazione della cultura e delle tradizioni locali
ASTI, CALOSSO, LA VITE E' BELLA, TERRITORIO, vino, Italia
Calosso, ad Asti, circondato dalle vigne

“La vite è bella - I paesi della vigna e del vino”, organizzato a Calosso (Asti) ad “Identità future”, ha lo scopo di recuperare e valorizzare la cultura e le tradizioni locali, indispensabili per i territori del vino e dell’agricoltura: “la nostra intenzione con questo progetto - spiega Salvatore Leto di “Identità future”- non è soltanto il recupero della memoria storica, ma un uso permanente dei suoi lasciti. Siamo convinti che, nell’era della globalizzazione, il localismo sia un elemento fondamentale, che riveste un ruolo essenziale nello sviluppo economico e sociale della comunità”. I relatori, in questo interessante convegno, domani a Calosso (asti), saranno l’antropologo Piercarlo Grimaldi, con un intervento dal titolo “Di vino e di bellezza: i musei contadini”, il sociologo Enrico Ercole (“Di museo e di marketing, identità-paesaggio-comunità”), Adriano Da Re, già segretario generale della Fondazione Torino Musei (“L’arte della vigna e del vino”), l’artista Giancarlo Ferraris (“L’arte per comunicare la terra”), l’editore Albino Morando (“Coltivare la bellezza”), il docente universitario Mario Fregoni (“La malora della vigna”) e lo storico Piero Bussi (“La terra particulata, il caso di Calosso”).
Il convegno “La vite è bella - I paesi della vigna e del vino” sarà a Calosso “Tra i colori d’autunno”, con il tradizionale e suggestivo percorso enogastronomico tra i “crotin”, le antiche cantine scavate nel tufo che giacciono sotto molte abitazioni del centro storico: un evento che trae ispirazione dal nome dall’antica pratica della vendemmia dei grappoli tardivi, i “rapulin ‘d San Martin”.
Non mancherà un recital-concerto con gli artisti Alessandro Haber e Giorgio Conte, in cui si intrecceranno versi di poesia e vino, dagli antichi greci agli autori contemporanei, con musica e canzoni del vastissimo repertorio del cantautore astigiano . “La poesia e il vino sono due espressioni dell’ingegno dell’uomo, l’una spirituale l’altro materiale, sono strettamente legati tra loro, entrambi presenti sin dagli albori della storia umana, entrambi fondamentali nell’evoluzione e nella crescita, intellettuale e materiale, della specie”, afferma Leto, che, con Haber, ha selezionato i brani del recital.

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