L’Accademia Italiana della Vite e del Vino festeggia i suoi 75 anni in studi e divulgazione

L’Accademia Italiana della Vite e del Vino (Aivv) rappresenta una delle più importanti istituzioni culturali legate al settore vitivinicolo con 600 accademici tra studiosi, imprenditori e divulgatori del settore al suo attivo. Compie 75 anni e, per celebrare l’anniversario, torna, il 13 dicembre, nella città dove è nata, Siena, al Museo Santa Maria della Scala, con una cerimonia celebrativa che guarda al passato pensando al futuro.
Il programma prevede la presentazione di un volume dedicato alla storia dell’Accademia nata nella città del Palio, il 30 luglio 1949, quando Luigi Einaudi, il Presidente della Repubblica Italiana - secondo nella storia d’Italia, tra i “padri” della Repubblica, e viticoltore, a Dogliani, con l’azienda di famiglia, la Poderi Luigi Einaudi, e per il quale l’agricoltura e il vino dovevano avere un ruolo fondamentale nel Belpaese - firmò il decreto di costituzione con un atto del notaio senese Antonio Ricci, con interventi da parte di Rosario Di Lorenzo, attuale presidente dell’Accademia, insieme agli accademici Angelo Costacurta, Vincenzo Gerbi, Davide Gaeta e Giusi Mainardi, e il convegno “L’Accademia e le sfide future del comparto vitivinicolo italiano”, moderato dal giornalista Alessandro Torcoli, direttore “Civiltà del bere”, a cui partecipano Riccardo Cotarella, presidente Assoenologi, Lamberto Frescobaldi, presidente Unione Italiana Vini - Uiv, Attilio Scienza, presidente Comitato Nazionale Vini, Donatella Cinelli Colombini, fondatrice Movimento Turismo del Vino e già alla guide delle Donne del Vino, Giuseppe Liberatore, direttore Valoritalia, e Piero Mastroberardino, vicepresidente Federvini, con il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e la sindaca di Siena Nicoletta Fabio, invitati a partecipare.