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VINO E POLITICA

“L’accordo Ue-Mercosur è una necessità”. A dirlo il Ceev, che rappresenta le imprese del vino Ue

“Un’opportunità vitale per le aziende vinicole europee per accedere a nuovi mercati e attrarre un maggior numero di consumatori di vino”
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Vino e mercati: l’accordo Ue-Mercosur è necessario, secondo il Ceev (ph: Freepik)

Aprire nuovi mercati e crescere in quelli emergenti, diversificare il più possibile, per i grandi Paesi produttori, è strategico per il futuro, in un quadro in cui molti mercati consolidati sperimentano difficoltà economiche e calo dei consumi. E per alcuni, una delle nuove frontiere del mercato mondiale del vino potrebbe essere l’area del Mercosur, che mette insieme la maggioranza dei Paesi del Sudamerica, dal Brasile all’Argentina, dal Paraguay all’Uruguay, e non solo. Area con cui, da tempo l’Ue sta lavorando ad un accordo di libero scambio che, dato come per fatto nei mesi scorsi, sta vivendo una fase finale di negoziazione complicata, come testimonia la mancata presenza della presidente della Commissione Ue, Ursula Von Der Leyen, al vertice del Mercosur a Montevideo, di scena oggi e domani, 5 e 6 dicembre. Ma se sul fronte agricolo nel suo complesso, già nei giorni scorsi, i Governi di Paesi come Italia e Francia (al netto della crisi di Governo di queste ore Oltralpe) si erano dette contrarie ad alcuni contenuti del trattato, puntando il dito sulla necessità della reciprocità sulle regole per la produzione di materie prime e alimenti, per esempio, dal punto di vista delle imprese vinicole europee arrivare ad un trattato di libero scambio è auspicabile e necessario. A ribadirlo è il Comité Européen des Entreprises Vins (Ceev), che rappresenta le aziende vinicole dell’industria e del commercio nell’Unione Europea, riunendo 25 organizzazioni nazionali (tra cui Federvini e Unione Italiana Vini - Uiv), e coprendo, con i propri membri, oltre il 90% delle esportazioni di vino europee.
“Il Comitato europeo delle aziende vinicole (Ceev) ribadisce il suo forte sostegno all’accordo commerciale Ue-Mercosur e sottolinea il ruolo cruciale che svolgerà nel garantire la sostenibilità economica a lungo termine del settore vinicolo europeo, sbloccando nuove opportunità commerciali. Dopo 25 anni di negoziati, è giunto il momento di finalizzare e ratificare rapidamente questo accordo. Le disposizioni iniziali sull’accesso al mercato del vino e sulla protezione delle Ig erano già promettenti, ma le ultime revisioni che riguardano le questioni ambientali portano ulteriori benefici a entrambe le parti. In questi tempi difficili, l’accordo rappresenta un’opportunità vitale per le aziende vinicole europee per accedere a nuovi mercati e attrarre un maggior numero di consumatori di vino”, ha dichiarato Mauricio González-Gordon, presidente Ceev.

L’accordo, che riduce le tariffe e semplifica i regolamenti commerciali tra l’Unione Europea e i Paesi del Mercosur, secondo il Ceev, “è destinato a incrementare notevolmente le esportazioni di vino europeo. Ad esempio, i consumatori brasiliani rappresentano un mercato in rapida crescita per i vini europei di alta qualità, ma attualmente devono affrontare dazi all’importazione fino al 27%, oltre a complesse procedure di importazione e regolamenti nazionali che ne ostacolano l’accesso”. “C’è una persistente idea sbagliata che l’accordo Ue-Mercosur sia intrinsecamente dannoso. In realtà, per il vino dell’Ue è esattamente il contrario. In Brasile dobbiamo affrontare numerose tariffe e barriere non tariffarie che limitano il nostro potenziale in una delle economie in più rapida crescita del mondo. L’accordo ridurrebbe o eliminerebbe queste barriere. Inoltre, i timori di un massiccio afflusso di vino non comunitario sono infondati. Abbiamo bisogno di questo accordo e ci batteremo attivamente per la sua ratifica”, ha dichiarato Ignacio Sánchez Recarte, segretario generale Ceev.
L’accordo Ue-Mercosur, conclude il Ceev, “è in linea con l’impegno del settore vitivinicolo europeo per la sostenibilità e le pratiche commerciali responsabili. Questo allineamento rappresenta uno scenario vantaggioso per tutti, in quanto promuove sia gli obiettivi commerciali che quelli di sostenibilità. Il Ceev invita pertanto i responsabili politici a riconoscere i vantaggi significativi dell’accordo e a procedere alla sua conclusione e ratifica senza ulteriori ritardi”.

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