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Lafite Rothschild il migliore, Grand Puy Lacoste al top rapporto qualità/prezzo, mentre la media dell’annata è di 95,9 punti, con la domanda in ripresa nonostante l’aumento dei prezzi: ecco la 2016 di Bordeaux per i wine merchants sondati dal Liv-ex

Lafite Rothschild è il miglior vino dell’annata 2016 di Bordeaux, Grand Puy Lacoste vanta, per il settimo anno consecutivo, il miglior rapporto qualità/prezzo, mentre la media dell’annata è di 95,9/100, con quasi la metà dei commercianti di vino che si aspettano una crescita della domanda rispetto alla 2015, a fronte di prezzi in crescita, mediamente, del +8,13%. Ecco l’annata 2016 en primeur di Bordeaux vista dai 400 buyers e sellers più importanti al mondo sondati dal Liv-ex (www.liv-ex.com), da cui emerge una top ten assoluta, che non tiene conto del rapporto qualità/prezzo dominata dalla Rive Gauche, in cui, dietro al già citato Lafite Rothschild, conquistano il podio Mouton Rothschild, alla posizione n. 2, ed Haut Brion, alla posizione n. 3. Quindi troviamo Margaux (n. 4), Ausone (n.5), Vieux Chateau Certan (n. 6), Cheval Blanc (n. 7), Latour (n. 8), Montrose (n. 9) e Cos d’Estournel (n. 10).
Nella chart dei Bordeaux più interessanti dal punto di vista del rapporto qualità/prezzo, rigorosamente sotto le 500 sterline a cassa franco cantina, dietro a Grand Puy Lacoste, ormai una costante da anni, Calon Segur, che James Suckling ha definito come “il Calon che abbiano sempre aspettato” (tanto da meritare 98-99/100, ndr) al n. 2, Clerc Milon al n. 3, e ancora Angludet (n. 4), Branaire Ducru (n. 5), Cantemerle (n. 6), Langoa Barton (n. 7), Beychevelle (n. 8), Giscours (n. 9) e Lagrange (n. 10). Impossibile invece stilare la consueta top 5 delle delusioni dell’annata, troppo frammentarie le risposte, con ben 126 vini diversi indicati, mentre il punteggio medio, in centesimi, è appena un decimale sotto la 2009 e la 2010: 95,9 punti contro 96, vendemmie con cui in molti hanno paragonato la 2016. Inoltre, il 49,2% degli intervistati si aspetta una domanda in crescita sul 2015, mentre il 37,7% crede che sarà sugli stessi livelli di un anno fa, il 9,8% attende un leggero calo (tra l’1% ed il 20%) ed appena il 3,3% credono ad un crollo delle vendite (superiore al 20%). Ottimismo, quello dei wine merchant sondati dal Liv-ex, che supera non solo le incognite politiche ed economiche, ma anche il più che atteso aumento dei prezzi, stimato in un +8.13%.

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