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CODICE DELLA STRADA

L’alcolock può già arrivare a luglio: come funziona, i costi (alti) e chi dovrà utilizzarlo

Anticipazione del “Corriere della Sera” sul testo del provvedimento che il Ministero dei Trasporti ha inviato a Bruxelles ed è in revisione
ALCOLOCK, CODICE DELLA STRADA, CONSUMI, CORRIERE DELLA SERA, vino, Italia
Tra le novità del nuovo Codice della Strada c’è l’introduzione dell’alcolock

Continua a restare acceso il dibattito sul nuovo Codice della Strada che, secondo più voci e pareri, dai ristoratori alle associazioni di categoria, sta portando ad una diminuzione dei consumi, preoccupazione emersa anche dal mondo del vino. Allarmi che si ripetono a cadenza ormai giornaliera e se, come abbiamo ripetuto a più riprese ma vale ancora una volta la pena ribadirlo, i limiti per le sanzioni non sono cambiati rispetto a quelli già stabiliti dal 2010 (sotto 0,5 di tasso alcolemico, ovvero di grammi di alcol per litro di sangue, non ce sono, salvo per neopatentati ed alcune categorie professionali, poi si va da 0,5 a 0,8 per un primo scaglione, fino a 1,5 per un altro step, e oltre 1,5 per l’ultima “aliquota”, ndr), alcune novità ci sono. La più significativa è quella dell’introduzione dell’alcolock, strumento che può esser imposto solo in caso di condanna se trovati con tasso è superiore allo 0,8. Si tratta di un dispositivo che di fatto impedisce l’avvio del motore dell’autovettura nell’eventualità in cui si rilevi l’alcol nell’espirato del conducente.
Un oggetto inedito in Italia ma che potrebbe arrivare presto. Ma come funziona? Il “Corriere della Sera” ha letto in anticipo il testo del provvedimento che il Ministero dei Trasporti ha inviato a Bruxelles e che si trova, ora, in fase di revisione. Intanto, le tempistiche: lo strumento “non è ancora realtà perché serve un decreto attuativo che stabilisca le caratteristiche tecniche per poter essere installato nell’abitacolo di chi è stato condannato per guida in stato di ebbrezza (con tasso oltre gli 0,8 grammi per litro) dopo il 14 dicembre 2024 in via definitiva”. In base a quanto riportato, l’Unione Europea avrà tempo fino al 18 giugno. Se non ci saranno osservazioni, l’alcolock potrebbe essere installato in Italia a partire da luglio. Rispetto alle prime anticipazioni non sembrano esserci novità sul funzionamento. E, quindi, che prima di avviare il motore l’automobilista dovrà soffiare sul dispositivo che si troverà vicino al volante, simile a un etilometro digitale, che analizzerà il suo alito. Se il conducente, di fatto, non sarà astemio, si bloccherà l’accensione del motore e il mezzo non partirà. Per i guidatori condannati, dopo essere stati trovati con un tasso alcolemico fra 0,8 e 1,5 g/l, l’alcolock sarà obbligatorio per due anni, arco temporale che sale a tre anni se superiore a 1,5 g/l, salvo decisioni più restrittive della commissione medica per i rinnovi della patente in particolari casi. Oltre questa soglia, riporta ancora il quotidiano Corriere della Sera, “il rischio di scontri mortali è 200 volte maggiore rispetto a quello dei conducenti sobri. Inoltre, secondo la Commissione Europea, studi su larga scala dimostrano che gli alcolock sono dal 40 al 95 per cento più efficaci nel prevenire le recidive rispetto a misure tradizionali come il ritiro della patente o le multe”.
Un capitolo dolente sarà quello dei costi. Come già noto l’alcolock, ribadisce il quotidiano “Corriere della Sera”, dovrà essere installato, a proprie spese, in officine autorizzate e avrà bisogno di essere omologato e tarato periodicamente. Il costo stimato è di 2.000 euro, cifra a cui aggiungere la spesa, che sarà frequente, per i boccagli monouso, da cambiare ad ogni accensione del motore, la manutenzione e la taratura periodica. Ma emerge un particolare che, probabilmente, farà molto discutere: “l’alcolock - si legge sul “Corriere della Sera” - è tarato per bloccare l’auto anche in presenza di un tasso alcolico di 0,1 grammi per litro: inferiore al limite legale per i conducenti “normali” (0,5 g/l). In altre parole, un familiare senza restrizioni di guida, ma con un livello di alcol nel sangue entro i limiti consentiti dalla legge, potrebbe trovarsi nell’impossibilità di avviare il motore. Lo stesso problema si porrà se il conducente di turno non avrà con sé i boccagli monouso, necessari per effettuare il test prima della partenza”.
Capitolo sanzioni. Il quotidiano Corriere della Sera riporta le dichiarazioni di Luigi Altamura, Comandante della Polizia Locale di Verona: “se i condannati saranno sorpresi alla guida di un veicolo privo del dispositivo” si “rischierà una multa da 158 a 638 euro, oltre alla sospensione della patente da uno a sei mesi”. Guai a sgarrare perché “se si verrà trovati ubriachi, tutte le sanzioni saranno aumentate di un terzo e chi lo manometterà avrà tutte le pene doppie”.

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