Famille Hugel, storica dinastia del vino di Alsazia, giunta a Riquewihr (Haut-Rhin) nel lontano 1639, saluta André Hugel, undicesima generazione della famiglia, scomparso a pochi giorni dal suo 93esimo compleanno, a causa di complicazioni legate al Covid-19. Dopo gli studi a Beaune ed a Geisenheim, André Hugel, nato il 19 agosto 1929, entra ben presto in azienda, che, insieme ai due fratelli, contribuisce in maniera decisiva a far crescere. Il suo lascito, da un punto di vista squisitamente enoico, sono due cuvée dal grande valore simbolico e dal carattere fortemente alsaziano: “Grossi Laüe”, che, in dialetto, vuol dire “i migliori vigneti”, e “Schoelhammer”, i prodotti di punta, insieme a “Vendange Tardives” e “Sélections de Grains Nobles”, di Famille Hugel, oggi guidata da Marc, Marc-André e Jean-Frédéric Hugel, 12esima e 13esima generazione della famiglia, e tra le 12 cantine di “Primum Familiae Vini”, insieme alle italiane Marchesi Antinori e Tenuta San Guido, alle francesi Baron Philippe de Rothschild, Joseph Drouhin, Domaine Clarence Dillon, Pol Roger e Famille Perrin, alla tedesca Egon Müller Scharzhof, alle spagnole Torres e Vega Sicilia, e alla portoghese Symington Family Estates.
Ma André Hugel è stato un personaggio molto attivo sul territorio anche al di là del vino: è stato presidente della Società Archeologica di Riquewihr dal 1978, e del Museo dei Vini e dei Vigneti d’Alsazia dal 1979 e Vicesindaco di Riquewihr dal 1989 al 1995 e consigliere comunale dal 1995 al 2001. Oltre alla sua passione per la storia della viticoltura in Alsazia, André Hugel nutriva un profondo interesse per la storia degli alsaziani arruolati contro la loro volontà nell’esercito tedesco nella Seconda Guerra Mondiale, tanto che le sue ricerche in questo campo hanno portato a diverse pubblicazioni. “Ci lascia il ricordo di una vita incredibilmente piena, d’indefettibile dedizione alla storia familiare e di infinita tenerezza verso i suoi figli, nipoti e pronipoti. Trascorrere qualche ora pigra nelle pittoresche strade di Riquewihr con André Hugel e aprire le porte delle nostre cantine secolari è stato come intraprendere un’esplorazione degli straordinari terroir dell’Alsazia e della storia della nostra meravigliosa Regione”, scrive la famiglia nel saluto pubblico ad André Hugel.
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