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VINO E CALCIO

Le bollicine del Prosecco Superiore di Santa Margherita bagnano la festa dell’Inter

I nerazzurri festeggiano la vittoria della Supercoppa Italia, primo trofeo della stagione, tra canti, balli, cori e brindisi sotto la curva

La rete del “Niño Maravilla” Alexis Sanchez, all’ultimo respiro della finale di Supercoppa Italia, ha ammutolito i tifosi della Juventus e fatto esplodere San Siro, consegnando all’Inter il primo trofeo della stagione. Neanche il tempo di tornare a centrocampo che l’arbitro fischia la fine del match, e sotto il settore dei tifosi nerazzurri comincia la festa, tra canti, balli, cori e le bollicine del Valdobbiadene Prosecco Superiore “52” firmata da Santa Margherita, official wine partner (nelle partite casalinghe, ndr) della squadra di Simone Inzaghi.
Una festa improvvisata, spontanea, con le bottiglie arrivate direttamente dagli spogliatoi dei nerazzurri ed un mastro di cerimonia d’eccezione come il centrale slovacco Milan Škriniar, che ha stappato la magnum sotto lo sguardo divertito di Arturo Vidal e l’attesa dei compagni. Diventano due, così, i trofei nella “bacheca” di Santa Margherita, il gruppo vinicolo della famiglia Marzotto, guidato dall’ad Beniamino Garofalo, che, negli anni, ha messo insieme alcune delle cantine e dei marchi più prestigiosi del vino italiano, come Santa Margherita, Torresella, Kettmeir, Ca’ del Bosco, Cà Maiol, Lamole di Lamole, Vistarenni, Sassoregale, Terrelíade e Cantina Mesa, tasselli di un mosaico vinicolo che unisce Veneto, Alto Adige, Franciacorta, Lugana, Toscana, Sardegna e Sicilia, oltre all’ultimo acquisto, il primo in terra Usa, Roco Winery, una delle cantine più prestigiose dell’Oregon.

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