Andare di bar in bar per Pintxos a San Sebastián, godersi un Curry laksa a Kuala Lumpur, o un Sushi a Tokyo, oppure un Beef brisket in Texas, scoprire il Som tum a Bangkok, lo Smørrebrød a Copenhagen ed il Crayfish a Kaikoura, e ancora il gusto del riso nel Bibimbap a Seoul, l’immancabile Pizza Margherita a Napoli e il rito del Dim sum ad Hong Kong: ecco, in rigoroso ordine di classifica, le 10 esperienze culinarie da non perdere in giro per il mondo, messe in fila dagli esperti della guida più letta, la Lonely Planet, nella sua ultima pubblicazione, la “Ultimate Eatlist”, dedicata ai 500 piatti migliori al mondo.
La scelta, al di là del palato, ha preso in considerazione anche il valore sociale e culturale dei diversi piatti, e se nessuno rappresenta la propria città come i Pintxos, capaci di raccontare i vicoli di Donostia attraverso bar, locali e chef, tante sono le esperienze culinarie da non perdere nei grandi territori del vino. La prima, al n. 58 della classifica, sono gli Spaghetti alle Vongole a Positano, nel cuore della Costa d’Amalfi, mentre al n. 62 troviamo Tapas e Sherry, a Siviglia, sublime livello di wine and food pairing secondo la guida, ed appena un gradino sotto, al n. 63, c’è il Boeuf Bourguignon, piatto simbolo della Borgogna, da godere con un bicchiere di Pinot Nero, ovviamente. Un po’ più in basso, ma tra le cose più deliziose, Tartufo e Barolo, ovviamente in Langa, appena al n. 90, comunque davanti al Gluhwein, il vin brulé bavarese, al n. 115, mentre in Tasmania, terra di vino d’Australia, è la Scallop Pie il piatto di riferimento (n. 185).
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