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L’INDISCREZIONE DI “AGENTSTVO”

Le manie di grandezza e potere di Putin: costruirà una “Città del Vino” a Gelendzhik

Il complesso vinicolo sarà uno dei più costosi al mondo: ospiterà la più grande enoteca della Russia, un museo del vino e una scuola per sommelier
PUTIN, RUSSIA, vino, Mondo
Il presidente russo Vladimir Putin costruirà una “Città del Vino” a Gelendzhik

La creazione di una “Città del Vino” a Gelendzhik, località turistica della Russia affacciata sul Mar Nero ed a 150 km a sud-est dalla Crimea, finanziata direttamente da Vladimir Putin, il presidente russo impegnato nel conflitto bellico contro l’Ucraina. È l’indiscrezione pubblicata da “Agentstvo”, un sito web russo di giornalismo investigativo indipendente, e rilanciata dal magazine neozelandese “Wine Searcher”. Secondo la testata, il complesso vinicolo che verrà creato sarà uno dei più costosi al mondo e comprenderà la più grande enoteca della Russia, un museo interattivo dedicato al vino , sale di degustazione, una scuola per sommeliers e winemaker e un centro espositivo. Verrà realizzato anche una percorso pedonale privato sul lungomare.
La scelta di Gelendzhik non sarebbe casuale: è lì che ha sede “il palazzo di Putin”, una mega-villa dal valore di 1,4 miliardi di dollari e da 17.700 metri quadrati, comprensiva di un arboreto, una serra, un eliporto, una pista di pattinaggio su ghiaccio, una chiesa, un anfiteatro, una casa per gli ospiti e un tunnel speciale dentro la montagna con annessa sala di degustazione. Nell’edificio principale c’è una camera da letto di 260 metri quadrati, una piscina interna e una “aquadiscoteca”. E poi la Spa, saune, bagni turchi, una lounge musicale, un bar con narghilè, un teatro, un cinema, un casinò, una dozzina di camere per gli ospiti e, naturalmente, anche una cantina. Nell’area intorno al palazzo è stata istituita la no-fly zone, anche in considerazione del fatto che il confine ucraino è a soli 300 km di distanza.
Ma il suolo intorno a Gelendzhik è particolarmente vivo e fertile. Il Governo russo ha deciso di investire in maniera importante sul mondo del vino e anche sulla cittadina, perché è lì che verranno costruite due cantine per produrre vino: una seguendo lo stile italiano con consulenti italiani e una francese con consulenti francesi. Secondo “The Insider”, un’altra testata giornalistica russa indipendente, il valore delle due costruzioni si aggira intorno ai 176 miliardi di dollari. Prima di essere ucciso anche l’attivista Alexei Navalny aveva parlato delle due strutture attraverso un video, rivelando che le solo spazzole per il wc della cantina francese costavano 700 euro ciascuna. Vicino a Gelendzhik ha investito, a suo tempo, nel vino anche Roman Abramovich, ex proprietario del club calcistico londinese Chelsea e amico di Putin: la sua cantina ha un valore stimato di 4 miliardi di dollari. La notizia pubblicata da “Agentstvo” è anche un’occasione per pungere il Governo: secondo il sito, la “Città del Vino” verrà costruita da un’azienda che si chiama “Velesstroy”, il cui proprietario è Krešimir Filipovic, di origine croata e definito dai media russi come “il portafoglio di Putin”, e che avrebbe - secondo l’accusa - riciclato denaro russo dalla compagnia statale di oleodotti Transneft. Inoltre, uno degli appaltatori coinvolti è la Politekhstroy-Svargo, una delle principali imprese di costruzione russe, che lavora principalmente con il Governo ed è una delle più attive nei progetti di sviluppo legati a Mariupol, città che la Russia ha conquistato all’Ucraina nel 2022.
In ogni caso, non è una novità che a Putin piaccia il vino, principalmente il rosso forte e ricco di tannini. Nel 2013 un monastero greco-ortodosso realizzò uno speciale blend creato appositamente per il presidente russo e composto da un 70% di Cabernet Sauvignon e dal 30% di Limnio, una varietà di uva rossa greca. Nel 2020, “Forbes” rivelò come Putin possegga una collezione di vini in una delle più grandi cantine sotterranee al mondo, situata a Cricova, in Moldavia. Questa, costruita durante l’era staliniana, ospita tunnel così vasti da avere segnali stradali e semafori e negli anni precedenti alla guerra con l’Ucraina è stata visitata anche da grandi leader mondiali, tra cui Angela Merkel e Joe Biden.

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TAG: PUTIN, RUSSIA, vino

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