Luglio non è tradizionalmente tra i mesi migliori per il commercio enoico, almeno negli Stati Uniti. Eppure, è proprio Oltreoceano che le vendite continuano a correre, con gli acquisti di vino nazionale che fanno segnare un +2% a luglio 2018 sullo stesso mese del 2017, a quota 3 miliardi di dollari negli ultimi 30 giorni, secondo i dati della società di analisi del business del wine & spirits BW166. Leggermente diversi i numeri dell’Iri, che parlano invece di un aumento, sempre per gli acquisti di vino nazionale, dell’1%, grazie principalmente ai vini da tavola (+2%), fino ai 2,9 miliardi di dollari, di cui 139 milioni dagli spumanti (+3%). Così, negli ultimi 12 mesi (luglio 2017-luglio 2018), il giro d’affari legato al vino nazionale, ha toccato i 46 miliardi di dollari (+3%), a cui vanno aggiunti i 23 miliardi di dollari di vino imbottigliato importato, cresciuto negli ultimi 12 mesi del +7%, per un totale di 69 miliardi di dollari ed una crescita complessiva del +5%.
Cresce l’off-premise, del +1% nell’ultimo mese, a 646 milioni di euro, mentre nei 12 mesi la crescita si è attestata al +2%, a 9 miliardi di dollari. Tra le diverse tipologie, è il Rosé ad aver messo a segno la crescita maggiore: +34% in un anno, a 442 milioni di dollari, non moltissimo, ma con un guadagno di ben 112 milioni di dollari. La varietà top nel canale è invece lo Chardonnay, che ha mosso 1,9 miliardi di dollari in un anno, mentre il Cabernet Sauvignon è cresciuto del 5%, pari a +80 milioni di dollari. Meglio ha fatto il Sauvignon Blanc (+7%), al sesto posto scavalcando il Merlot, che ha invece perso il 6% delle vendite, unico varietale in territorio negativo. Se Rosé e Sauvignon Blanc hanno guidato anche la crescita dell’off-premise, nelle spedizioni dirette al consumatore sono Zinfandel e bollicine a comandare. Nel complesso, a luglio le spedizioni sono cresciute dell’8%, mentre negli ultimi 12 mesi gli affari hanno raggiunto i 2,9 miliardi di dollari, +13% anno su anno. Bene tutti i varietali, nessuno è cresciuto meno del 9%, ma lo Zinfandel, come anticipato, ha fatto segnare addirittura il +27%, e le bollicine il +21%. In testa però rimane il Cabernet Sauvignon, con 809 milioni di dollari spediti negli ultimi 12 mesi, ad un prezzo medio molto più alto dello Zinfandel: 68,52 dollari a bottiglia contro 28,05 dollari a bottiglia.
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