L’espresso al bar potrebbe arrivare a 2 euro. Le cause? Rincari delle materie prime e clima 

Al rientro dalle ferie gli italiani rischiano di trovare una brutta sorpresa ordinando un caffè al solito bar: la tazzina di espresso, vero e proprio rito nel Belpaese (se ne consumano ogni giorno 95 milioni), il cui prezzo medio si aggira oggi su 1,50 euro, potrebbe raggiungere i 2 euro. La colpa è dei rincari delle materie prime e del cambiamento climatico . “Il caffè verde è interessato da un’elevata volatilità e da un trend rialzista senza precedenti - afferma Cristina Scocchia, ad illycaffè - oggi costa 245 cents per libbra, il 66% in più dell’anno scorso, oltre il doppio rispetto a 3 anni fa”.
“Le cause sono molteplici - prosegue Scocchia - la prima è sicuramente il cambiamento climatico, che potrebbe dimezzare i terreni coltivati entro il 2050. Basti pensare a quanto sta succedendo in questi mesi: si passa dalle piogge torrenziali in Brasile alla siccità in Vietnam. Ma, nel breve e medio termine, la filiera è sotto pressione anche a causa del problema legato al Canale di Suez, che ha fatto lievitare i costi e allungato i tempi, e a causa delle speculazioni che riguardano più in generale le soft commodities”. In particolare, continua Scocchia “nel biennio 2022/2023, i costi di produzione della illycaffè sono aumentati del 17%, ma abbiamo riversato a valle sui consumatori solo un terzo di questo aggravio dei costi (il 3% nel gennaio 2022 e il 3% nel gennaio 2023). Per il momento non intendiamo aumentare il prezzo dei nostri prodotti per aiutare i nostri clienti finali, sia business to business che business to consumer, ma evidentemente dovremo rivedere questa decisione se il trend rialzista dovesse perdurare” conclude Cristina Scocchia.