Nonostante uno scenario che rimane incerto, soprattutto a causa dei dazi Usa al 15% ormai entrati in vigore, il settore alimentare italiano continua a non perdere terreno per quanto riguarda l’export. Se a livello generale, secondo quanto comunicato, oggi, dall’Istat, a giugno 2025, l’export cresce su base annua del 4,9% in termini monetari e dello 0,8% in volume, la voce “prodotti alimentari, bevande e tabacco” segna +6% nel confronto tra giugno 2024 e lo stesso mese 2025. Un trend che rimane positivo anche in considerazione del dato semestrale: nel primo semestre 2025 “prodotti alimentari, bevande e tabacco” registrano una crescita tendenziale del 5,1%, su un dato complessivo, per quanto riguarda l’Italia del 2,1%.
Dopo categorie come “articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici” (+39,0%), “mezzi di trasporto, esclusi autoveicoli (+15,9%)”, alimentari e bevande sono quelli che trainano maggiormente le esportazioni del Belpaese. Un fatto non da poco se si considera che, sempre a livello generale, nel secondo trimestre 2025, rispetto al precedente, l’export si riduce del 2,6% e l’import dell’1,7%. Il saldo commerciale a giugno 2025, riporta ancora l’Istat, è pari a +5,4 miliardi di euro (era +5,1 miliardi nello stesso mese 2024).
Su base annua, i Paesi che forniscono i contributi maggiori all’aumento dell’export nazionale sono Stati Uniti (+10,3%), Svizzera (+18,4%), Francia (+6,7%), Spagna (+12%), Belgio (+15,8%) e Regno Unito (+10,1%). Da Paesi Bassi (-9,7%) e Turchia (-13,3%), invece, i contributi negativi più ampi.
A giugno 2025, inoltre, viene stimata una crescita congiunturale più ampia per le esportazioni (+4%) rispetto alle importazioni (+3,3%), con l’aumento su base mensile dell’export che è maggiore per l’area extra Ue (+6,3%) di quella Ue (+1,8%).
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