02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Libero

Salame & Champagne ... Con rito padano vengono celebrate le nozze tra il frizzante vino francese e il culatello... Iniziò Giorgio Gaber con “Barbera e Champagne” ad immortalare abbinamenti curiosi. Poi sono venute, nella culla del cioccolato perugina, le tagliatelle con la cioccolata, più degne che altro, di un “heurige”, le osterie con la frasca di Grinzig e Nussdorf, sulle colline viennesi. Più prosaiche, ma altrettanto curiose le tagliatelle con i fagioli di Lugo in Romagna. La grappa Nonino organizza sedute di grappa e sigaro, ma niente di strano in confronto alla manifestazione, in corso, di Felino di Parma “Salame e Champagne”. Felino è per il salame quello che è Langhirano per il prosciutto o Zibello per il culatello, tutto made in Panna, la Food Valley italiana. Leccornie in Vai Padana quindi: ma Felino (secondo il Professor Mario Zannoni, curatore del Museo del Salame locale) è stato il primo fra i centri salumieri della provincia di Parma.
Sua Bontà il Salame, come vien definito dagli estimatori è realizzato dai Maestri Salumai che, dopo aver selezionato accuratamente le carni ed averle affidate ad una lavorazione tradizionale lo consegnano alla stagionatura, che, con il clima ideale e la brezza delle colline è la vera artefice della fortuna di questo unicum.
Per due giorni, il 12 ed il 13 maggio dunque si celebreranno, con rito padano, le nozze fra il salame e lo Champagne della francese Cumières: alle 12 di sabato tutti seduti sotto il ristorante-tendone dove si esibiranno i cuochi aderenti alla rassegna gastronomica “Salame mon amour”, dove, per l’occasione, le deliziose entrées saranno innaffiate dalla dorata ambrosia francese. Un’abbinata insolita, bollicine zuccherose e il sapore pungente e “importante” del salume, culatello soprattutto. E mai provata ma che secondo i grandi chef potrebbe aprire nuove frontiere nel mondo dell’enogastronomia (e che trova storicamente le sue radici nei menù straordinariamente folli imbastiti dal cuoco Vatel al desco di Re Luigi XIV). Domenica 19 il teatro della festa si sposterà al Castello, sede del Museo del Salame (che offre ai visitatori l’arte e la storia della produzione del salame di Felino). Qui ci sarà una mostra mercato durante la quale esperti gourmets e sommeliers delle due cittadine presenteranno la tipicità dei loro prodotti. Bande, sbandieratori, giullari, giocolieri precederanno la degustazione serotina per il pubblico.
La più antica rappresentazione del Salone di Felino è nel Battistero di Parma, ma ancor prima Columella parlavo del solstizio d’inverno come data adatta alla macellazione dei maiali. Più vicino a noi lo storico dell’Agricoltura Vicenza Tanara affermava che nel 1768 nel marchesato del Du Tillot “circolavano 1406 suini distribuiti in 237 famiglie”.
Facendo la “strada dei vini parmensi” si possono trovare ed evocare questi reperti che intonano un vero peana al Principe dei Salumi.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su