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Vinitaly chic (e choc) ... Dal Brunello futurista alle etichette parlanti. Tutte le curiosità doc in rassegna a Verona... “Brun brun Brunello”. Un titolo in movimento , che c’entra in pieno il messaggio futurista, nell’anno del centenario del Manifesto di Filippo Tommaso Marinetti. Anche il dolce nettare di Bacco, dunque, diventa futurista, in scena all’ultimo Vinitaly di Verona Mario Verdone, grande storico del movimento, racconta che fu lo stesso Marinetti, nel 1935, a sollevare il calice gridando “il Brunello è benzina”. L’occasione fu la proclamazione del vincitore di un concorso di poesia avvenuto a Siena all’Enoteca Italiana durante la Mostra nazionale di vini tipici. L’episodio ha ispirato al pittore Alessandro Grazi un’etichetta bellissima e scherzosamente trasgressiva. E il mito futurista della velocità la trasforma in un drappo che si attorciglia sulla bottiglia. I Colori sono vivacissimi e il nome del vino “Brun brun Brunello” è un chiaro riferimento alla nota frase di Martinetti e al rumore del motore mosso dal carburante Brunello. Alla signora etichetta, dunque, corrisponde un signor vino, di Donatella Cinelli Colombini (www.cinellicolombini.it), che per partecipare alle celebrazioni del Centenario del futurismo ha anche dedicato la giornata di Cantine aperte nelle sue aziende del Casato Prime Donne a Montalcino e della Fattoria del Colle aTrequanda.

Al Casato il 31 maggio. In pratica, chi arriverà al Casato domenica 31 maggio potrà comprare il Brunello di Montalcino futurista con l’etichetta disegnata dal pittore Alessandro Grazi. E questa solo una delle tante curiosità presentate all’ultimo Vmitaly di Verona. Che quest’anno ha eccelso in stranezze, soprattutto legate alla tecnologia e alla moda. Come l’occhio in tasca che permette ai non-vedenti di scegliere una bottiglia di vino ascoltando l’etichetta che non possono leggere. In fondo, anche loro sono cultori del vino. Anzi, forse ancor di più, visto che i loro quattro sensi sono ancor più sviluppati. Come funziona? Tramite il sistema KnfbReader, un potente software di lettura compatibile installato sul cellulare. Basta uno scatto e in qualche secondo il telefonino riproduce a voce il testo fotografato. Promotore è Davide Cervellin, imprenditore non vedente già presidente della commissione handicap di Confindustria, nonché produttore di vini nell’area dei Colli Euganei. Dall’occhio in tasca all’etichetta parlante . Basta avvicinare una particolare penna (venduta con la bottiglia) alla speciale etichetta della bottiglia di un vino e sentire la voce del produttore che lo ha creato. E’ un piccolo miracolo della tecnologia che nasce dalla collaborazione della Modulgraf di Daniele Barontini, azienda di Castelfranco di Sotto (Pisa) con l’ingegnere svizzero Florentin Doering. Le prime bottiglie saranno in commercio a metà aprile e sarà Allegrini Group, importante produttore con tenute in Veneto, a Montalcino e a Bolgheri, il primo a sperimentarle in anteprima mondiale. L’innovazione tecnologica ha contagiato anche l’azienda vitivinicola calabrese di Stefano Zito (www.zito.it), che quest’anno presenta quattro suoi Cirò con il “BeeTagg”, codice bidimensionale, grazie al supporto di Megamente.it Passando un cellulare con connessione ad internet e fotocamera sul codice applicato su ogni bottiglia, si apre un collegamento che permette di visualizzare la scheda del vino e le foto. Restando sempre in tema di etichette, visivamente cene sono per tutti gusti. Da quelle con l’uccello (merlo, zigolo di Lapponia, tordo dorato) del Chianti di Castellare di Castellina (Toscana), a quella con Hello Kitty, la gattina nipponica icona di tenerezza e glamour che contraddistingue prodotti con selezionate e nobili uve Pinot Nero apprezzate in tutto il mondo. In particolare, KittyAngel e MttyDevil. Alla gustosa coppia si affiancano le bollicine del Kitty Brut Rosè e dello spumante demi-sec Sweet Pink nell’originale formato da 375 ml. Un vino prodotto dalla famiglia Torti Tenimenti Castelrotto . In italia è in vendita on-line sul sito Camomilla www.camomilla.it. Immancabili gli accostamenti vino-moda, punti forza del made in Italy , in tutte le salse. Come la Grappa si veste di Seta, slogan proposto dall’associazione Donne della Grappa , alla scoperta di una delle più famose fibre pregiate che segna sorprendenti attinenze col noto distillato.

Gli abbinamenti. Tre le tipologie di abbinamenti, con le sete tussah semi bleached, tussah extra bleached e mulberry. Dal tappo al tacco è l’intuizione della Coldiretti che ha ideato le calzature doc, presentate in esclusiva al Vinitaly. Un look di-vino, con il riciclo dei tappi di sughero, trasformati in tacchi o applicazioni decorative. Bottiglie uniche. Come la gemma scolpita a mano, in cristallo, del valore di almeno 3.000 euro, della Fattoria di Sorbaiano (www.fattoriasorbaiano.it). Un pezzo esclusivo interpretato dall’artista Carlo Pizzichini e realizzata da ColleVilca Cristalleria. C’è anche il gioiello Otello Dry, il primo spumante in una bottiglia a base quadrata, un design unico e originale firmato Cantine Ceci (www.lambrusco.it). “Una bottiglia difficile da realizzare”, spiega Alessando Ceci, “perché se la distribuzione agli angoli non è perfetta rischia di scoppiare. Il solo stampo costa 20mila euro, per raggiungere la perfezione è stato realizzato per cinque volte”. Un esemplare costa circa 3000 euro. Dulcis in fundo: l’etichetta impronunciabile Cserszegi , dal nome del vitigno autoctono e finora mai spumantizzato, ultima creazione della Carpenè Malvolti (www.carpenemalvolti.com).

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