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Enoteche alla riscossa in tutta Italia ... Sfida ai supermercati... I Doc si trovano al supermercato... Vino al supermercato? Sì, grazie. La pensa così un numero crescente di italiani, che per il proprio shopping di bottiglie preferisce rivolgersi alla grande distribuzione, snobbando le tradizionali enoteche. Complice la crisi, aumentano i consumatori che, insieme a pasta, verdure e carne, infilano nel carrello le etichette made in Italy a denominazione di origine (Doc, Docg, Igt), conquistati dai prezzi ridotti, da un’offerta sempre più vasta e articolata, e non ultimo dalla comodità di fare una spesa unica. Intanto le enoteche non stanno a guardare, e si danno da fare per recuperare il gap offrendo ai clienti proposte innovative. A partire dai wine club, sorta di circoli di appassionati aderendo ai quali è possibile godere di offerte promozionali e degustazioni esclusive con annate speciali e spesso introvabili (i wine club costituiscono frequentemente un’anticamera alla nascita di gruppi di acquisto). L’Enoteca Rabezzana a Torino (tel. 011.543070; www.rabezzanavini.com) ha addirittura messo da parte e conservato molte etichette, fin dal 1946, con l’idea di vendere a distanza di anni quelle bottiglie, dando modo di assaggiare, per esempio, un Barolo Borgogno 1955 agli attuali cinquantacinquenni, per festeggiare il loro compleanno. Non dimentichiamo poi il richiamo del risparmio: sempre più numerose le enoteche che varano periodicamente offerte promozionali, inventandosi un angolo outlet e proponendo “saldi” stagionali come ogni altro esercizio commerciale. Negli ultimi anni quasi tutte le enoteche si sono attrezzate con un angolo wine bar, dedicandosi all’attività di somministrazione di vino e offrendo la possibilità di assaggiare etichette al bicchiere, magari accompagnate da piatti-degustazione. In Maremma l’Enoteca Vino al Vino di Sovana (Grosseto), che organizza spesso mostre ed eventi letterari, propone una serie di degustazioni di Supertuscan (Sassicaia, Ornellaia, Tignanello) solo su prenotazione, minimo 6 persone (tel. 0564. 617108; www.enotecadisovana.it).

Intanto cresce la nicchia di amanti del buon bere che sfugge ai canali di vendita tradizionali e preferisce dedicarsi a due diverse - e per certi versi opposte - modalità di acquisto: da una parte quelli che si affidano ad internet, non solo per reperire informazioni, condividere giudizi, consultare siti di critica enologica, ma anche per comprare bottiglie su E-bay, alle aste on line e sui siti di e-commerce enologico. E se il web va sempre più forte, crescono in parallelo quelli che invece preferiscono acquistare le loro bottiglie direttamente in azienda. Per questo tipo di eno-appassionati il rapporto personale con il territorio e con il produttore assume un’importanza primaria, che li spinge a recarsi nelle cantine. Ci sono produttori intelligenti che hanno scelto di “intercettare” direttamente i consumatori in luoghi di grande afflusso, soprattutto in questi mesi di viaggi e vacanze, ovvero gli aeroporti: come Argiolas (www.argiolas.it), che ha appena inaugurato un delizioso wine bar nell’area partenze dello scalo di Cagliari o come Marchesi de’ Frescobaldi (www.frescobaldi.it), ben conosciuto dai travellers amanti del buon bere, grazie al suo “storico” wine bar di Fiumicino.

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