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Libero

Spumanti sempre al top. Anche da uve “antiche” ... Patrimonio italiano... Gli italiani amano sempre di più le bollicine. Al top delle preferenze ci sono cinque territori: Trentodoc, Franciacorta, Oltrepò, Prosecco e Asti, e salvo Asti e Prosecco che nascono da uve autoctone (Moscato e Prosecco) gli altri usano le grandi uve internazionali: Chardonnay, Pinot nero, Pinot bianco e Pinot Meunier. Ma l’Italia ha una ricchezza di tipologie che nessun altro Paese possiede in fatto di bollicine che siano metodoclassico o charmat, ottenute dalla grande varietà di uve “antiche”. Ecco dunque qualche chicca. Partendo dal Nord, con la leggerezza e bevibilità del nega e Iris Vigneti un brut Rosè da uve Raboso, la Cooperativa Colli Vicentini produce il Lessini Durello, da uve Durello, la Zenato un Lugana Brut da uve Trebbiano di Lugana e Deliberi un Bardolino Chiaretto da uve Corvina, Rondinella e Molinara. In Friuli, la Tenuta Sottomonte di Buttrio e Collavini, producono spumanti a base di Ribolla Gialla, e Fantinel un dolce da uve Verduzzo in purezza. In Emilia Romagna, la Fattoria Paradiso propone uno spumante dolce da uve Albana Gentile. Anche in Toscana si possono trovare spumanti inattesi: come il recente Sangiovese (con piccole aggiunte di Pinot Nero) (...) Brut Metodo Classico Blanc de Morgex et de La Salle da uve Priè Blanc de La Cave du Vin Blanc de Morgex et de La Salle, in Val d’Aosta. Dal Piemonte ecco il Gavi spumante, da uve Cortese, de La Scolca. E se in Lombardia trionfano Franciacorta e Oltrepò Pavese, c’è anche qualcuno che fa uno spumante con le uve Croatina, come l’azienda Bruno Verdi. Nonsolo il Prosecco in Veneto: la Cantina diGambellara produce uno spumante dolce da uve Garga- con le bollicine prodotto a Montalcino da Il Poggiolo. Le uve sono le stesse del Brunello. In Umbria, si scommette sul Sangiovese con cui Terre de La Custodia, l’azienda della famiglia Farchioni, produce un ottimo Rosè. Con il Sagrantino, vitigno a bacca rossa simbolo della regione, la cantina Novelli produce il suo Rosé de Noir. Nella terra del Verdicchio, le Marche, non mancano spumanti prodotti da questo vitigno di antica coltivazione: l’azienda Colonnara produce sia Metodo Classico che Charmat, incluso un Rosè. Ottimo il verdicchio di Garofoli . Dalla passerina si ottiene un ottimo brut: lo producono la Guido Cocci Grifoni e la cantina Velenosi. Qui c’è anche l’unico spumante italiano a tripla fermentazione: la Vernaccia di Serrapetrona sia secca che dolce (Quacquairini su tutti), mentre Colmone della Marca ha prodotto uno charmat da Vernaccia: Il Ciarliero. Ricca l’offerta campana. Dal classico Asprinio d’Aversa, e prodotto da aziende come I Borboni e Grotta del Sole, allo spumante di Falangina della Cantina del Taburno, fino alle interessanti realizzazioni di Feudi di San Gregorio: Dubl bianco, Falanghina, Dubl bianco, da Greco e Dubl Rosè, da uve Aglianico. Interessanti le bollicine in Puglia, a partire da quelle di Leone De Castris che produce il Don Piero (Malvasia Bianca), il Rosé Donna Lisetta (Negroamaro e un po’di Malvasia Nera) e il millesimato Five Roses (da Negroamaro). D’Araprì fa uno spumante metodo classico da uve Bombino Bianco. In Sicilia Scammacca del Murgo spumantizza il Nerello Mascalese; in Sardegna, la Cantina di Gallura spumantizza il Vermentino e Sella & Mosca, oggi nel colosso Campari, il raro vitigno Torbato.

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