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Alla scoperta di SilaInFesta per trovare sapore di natura ... Dai fagioli ai funghi un viaggio tra i profumi antichi della Calabria. Un fine settimana davvero tradizionale... Briganti, pini e lupi. I tre simboli con cui da sempre viene descritta storia e natura della Sila, il Parco Nazionale dell’entroterra calabrese. Meta estiva per coloro che amano fare il bagno nel lago e asciugarsi sotto il caldo sole del Sud, e meta ideale in inverno per i provetti sciatori o semplicemente per chi volesse godere di un paesaggio nel silenzio della neve.
La celeberrima ferrovia calabrese si inerpicava in passato sui monti per far viaggiare turisti e passeggeri tra questi panorami incantevoli, ricche e aromatiche pinete che celano miti e leggende di tempi antichi. È Virgilio nelle Georgiche a narrare l’episodio dell’Amor Omnia Vicit, dove due tori lottano ad mortem tra i magici luoghi della Sila. Non è dimostrato che Virgilio sia stato effettivamente in questi boschi, ma i Romani senza dubbio sì.
I Brettii (gli abitanti della regione di Brettium) e la natura venivano sfruttati per l’estrazione di resina dai pini, collante ideale per il legno con cui venivano costruite le loro navi da guerra. Non sorprende a questo punto che il brigante divenne un’altra icona della storia silana. Stessa radice della parola “Brettii”, Breigh vuol dire rompere, dunque coloro che hanno rotto il cappio romano. Da Re Marcone - una sorta di Robin Hood del Sud Italia - al leggendario capo dei briganti Il Palma, si tramandano racconti in equilibrio tra mito e realtà in tutto il comprensorio silano: Acri, Aprigliano, Casole Bruzio, Castiglione Cosentino, Celico, Corigliano Calabro, Cotronei, Lappano, Longobucco, Mesoraca, Pietrafitta, Rovito, San Pietro in Guarano, Sersale, Spezzano della Sila, Taverna. Località suggestive ed intriganti, vere e proprie miniere di legno e proficue aree di caccia. I viottoli, gli archi in pietra e il castello normanno di Zagarise, l’Abbazia romanica Florense di San Giovanni in Fiore (“la Capitale della Sila”), le caratteristiche casette in legno col tetto spiovente e innevato di Silvana Mansio, i laghi di Arvo e Ampollino dove nuotare in estate e pattinare sul ghiaccio in inverno, le ripide piste da sci del monte Curcio a Camigliatello. Tutti argomenti convincenti che spingono il visitatore a proiettare corpo e mente in questo quadro paesaggistico da sogno. E per chi titubasse, ecco un altro motivo per partire: “SilaInFesta 2010”, l’evento di questo weekend che anima gli altipiani silani.
Oggi e domani a Lorica, la “Perla della Sila”, si svolgono due concerti a partire dalle 21.30; in particolare stasera si esibiscono gli Officina Zoè, un gruppo di musica etnica, pioniere e promotore nel mondo della Pizzica salentina da molto prima che diventasse una moda. Ed ancora il 4 e 5 settembre a Pedace si svolge la manifestazione “At - torno al Focolare”, all’insegna della tradizione gastronomica locale, in onore di tutto ciò che un tempo si cucinava e si condivideva intorno al fuoco. Protagonista indiscusso è il fagiolo nelle sue numerose declinazioni e ricette della cucina locale, accompagnato da un buon bicchiere di Donnici Doc; e poi giochi popolari, l’im - mancabile e celebre albero della cuccagna, musica e degustazioni di prodotti tipici lungo il corso principale riadattato per queste due serate a ristorante sotto le stelle.
Dal maiale nero calabrese alle frittole, dalla strazzatella silana al caciocavallo podolico, dal pane di castagne alla pitta, dagli sciuriddi (frittelle di fiori di zucca) ai maccheroni al sugo di capra, dall’asparago selvatico della Calabria ai fichi chini (ripieni), e per finire dall’amaro alle erbe al liquore di finocchietto selvatico. Per i gourmet in ricerca di esperienze gastronomiche di valore la bussola punta verso il “Rifugio Monte Scuro” di Camigliatello (tel. 333 4131858), un tempio della gastronomia silana immerso nella sua natura, oppure il ristorante “La Locomotiva” a Serra Pedace (tel. 338 4109325), nella suggestiva e particolarissima ambientazione all’interno di quattro vecchie carrozze ferroviarie ristrutturate e parcheggiate nella ex-stazione di San Nicola. E se si esagera nel bere e nel mangiare, è buona norma fermarsi a riposare, magari all’Hotel Park 108 di Lorica, un relais con vista lago, (Via Nazionale 86, tel. 0984 537077) oppure a Camigliatello Silano all’Hotel La Fenice (tel. 0984 570578).

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