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Libero

Storia d’amore e d’eccellenza cominciata con una bottiglia di Oddero ’71 … Che differenza c’è tra una grande storia d’amore e una pregiata bottiglia? Che spesso la prima in un modo o in un altro ci delude sempre. Quando una storia d’amore finisce pensiamo sempre al tradimento, al rimpianto, alle bugie, a come poteva andare. Per la grande bottiglia l’unico rimpianto è l’ultimo bicchiere! La fine di una rara bottiglia non lascia rancori e lacrime, semmai l’ultimo sorso è l’incipit di un amore eterno. Vi racconto una storia. Un po’di anni fa un tipo un po’ buffo e parecchio strano (no portava i jeans, c’era di che sospettare) pensa bene di cominciare a farmi la corte a modo suo. Non mi aveva colpito subito, ma un giorno mi fece avere una cassa con una sua personale selezione di vini. Ho creduto erroneamente di amarlo. Ma quello che c’era in quella scatola aveva per me un valore inestimabile e mi emozionava all’inverosimile. Neppure mi avesse regalato il mio preferito fra gli orologi di lusso, il Patek Philippe Platinum World Time mi avrebbe dato tanta emozione. Erano per lo più bottiglie di Pinot Nero di Borgogna e fra queste, una sola meravigliosa, impolverata e unica bottiglia di Barolo. L’annata fra le migliori del secolo scorso: 1971 di Oddero. E ora quando aprirla? Per ironia della sorte il momento opportuno arrivò quando scoprì la fine di questa storia fra tradimenti e omissioni. Una sera ci ritrovammo io, Oddero ‘71 e un film di Woody Allen. Ma quel Barolo mi distraeva, le sue note di spezie, cacao, liquirizia, balsamicità insieme al ricordo dell’iris, della felce e delle sue umide percezioni boschive, mi facevano pensare a un’ escursione in montagna, al mattino presto, annusando la Primavera, affondando i piedi nella terra umida persa nella in mezzo nebbia che al sole svapora. Sono andata a dormire felice. Quel Barolo del 1971 era stato vero, unico, raro e non aveva tradito le mie aspettative, anzi! Il tipo si era presentato come un Barolo del ’67 di “Porta Rossa”, in realtà era come quei vini toscani un po’ sopravalutati del 1997…. Apriteli adesso. www.aduavilla.it

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