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Bilancio di fine anno… … Nel 2010 segnali positivi, ripresa e tanta incertezza. Parola dei produttori … Il 2010 del vino Italiano? Segnali positivi, ripresa e tanta incertezza. Parola di alcuni dei più importanti produttori del Belpaese. Per Michele Bernetti della marchigiana Umani Ronchi “nel 2010 c’è stata una discreta ripresa, anche se c’è ancora incertezza. Molto bene Stati Uniti e Canada, e anche l’Italia”. Gli fa eco anche Francesca Pianeta della siciliana Pianeta, che spiega “C’è stata una decisa ripresa, e speriamo di esserci lasciati definitivamente alle spalle il difficile 2009”. Per Davide Mascalzoni, direttore generale del Gruppo italiano vini (Giv), “il 2010 si chiude con un cauto ottimismo, con un leggero ma progressivo miglioramento, anche se è difficile decifrare il futuro, perché la situazione è confusa”. Per Marco Caprai della griffe umbra Caprai “c’è una grande “fame” di made in Italy. 11 2010 è andato bene, ma si deve lavorare ancora molto per creare un “sistema” intorno al vino italiano”. Enrico Viglierchio, direttore della Castello Banfi di Montalcino, azienda leader del territorio del Brunello, spiega: “Ci sono stati importanti segnali di ripresa, sia all’estero che in Italia C’è fiducia, e un interesse per i vini di fascia medio-alta”. “E stato un anno di ripresa - spiega Anna Maria Abbona della Marchesi di Barolo - abbiamo affrontato nuovi mercati come la Cina ed avuto buoni risultati da Europa e India, ottenuti lavorando e viaggiando molto di più che in passato”. “Siamo cresciuti - aggiunge Vittorio Moretti, alla guida del gruppo Terra Moretti - di un 5% sulle bollicine, con Bellavista e Contadi Castaldi in Franciacorta, e di un 15% sui rossi in Toscana (Petra e La Badiola), perché il mercato si muove, ma bisogna avere marchi forti. I segnali positivi ci sono, anche se c’è incertezza, e bisogna lavorare di più che in passato”.

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